05-11-2015
Lo starnuto è una difesa dell’organismo, che si attiva quando i sensori nervosi che si trovano nel naso rilevano la presenza di particelle estranee. In questo caso, il naso espelle muco, i muscoli respiratori comprimono la gabbia toracica e quelli che controllano le vie respiratorie le chiudono. Naturalmente si viene quindi a creare un’elevata pressione e se non viene sfogata si possono provocare lesioni del diaframma, rotture di vasi sanguigni all’interno degli occhi e lesioni del timpano, che causano vertigini e perdita dell’udito. I rischi più pericolosi e gravi anche se di gran lunga minori sono altri: a causa della pressione, si possono rompere i vasi sanguigni presenti nel cervello, o se non viene espulsa, l’aria in pressione può giungere nella cavità cerebrale e causare mal di testa o addirittura ictus. Ed infine se la vescica è molto piena, lo sforzo necessario a bloccare lo starnuto può provocare una momentanea incontinenza. Pericoli spesso sottovalutati dal gesto quasi istintivo di trattenere lo starnuto. Da oggi è meglio stare più attenti, altrimenti un semplice starnuto potrebbe diventare addirittura fatale.