19-11-2015
Il sodio lauril solfato (citato anche con la sigla SLS, SDS) si utilizza in shampoo, detergenti, saponi, dentifrici, nei saponi per automobili grazie alla forte azione sgrassante, in soluzioni per eliminare la vernice e, ahimè, nelle bolle di sapone per bambini. Elimina in maniera abbastanza invasiva il sebo dalla cute provocando in molte persone dermatosi, eczemi, irritazioni, pelle secca ecc. Irrita molto gli occhi, le mucose, rende la pelle permeabile e ne riduce di molto la barriera protettiva. Può essere facilmente trasformato in sodio lauriletere solfato (SLES) che è leggermente meno irritante ma che produce diossano durante la trasformazione. Questa sostanza che, seppur in piccola quantità rimane nel prodotto finale, risulta cancerogena. Nonostante l'American Cancer Society abbia dichiarato pubblicamente che l'SDS non è cancerogeno ed è pericoloso solo a concentrazioni elevate, vi sono molti studi in merito che cercano di smentire tale affermazione. In alcuni, per esempio, si afferma che questi tensioattivi reagiscono con altre sostanze contenute in diversi prodotti per la bellezza producendo sostanze cancerogene, come le nitrosamine. Altri ancora ritengono siano pericolosi per il fegato.