11-04-2014
Un nuovo studio pubblicato su The Breast Journal, dai ricercatori del Dipartimento di Chirurgia, St. Luke's-Roosevelt Hospital Center, New York, conferma i numerosi studi precedenti e convalida l'ipotesi che le donne con una bassa densità minerale ossea avranno tassi di recidiva del cancro al seno più bassi rispetto alle donne con la cosiddetta densità ossea “normale”. Nello studio, intitolato "La densità minerale ossea è un fattore prognostico per le donne caucasiche in postmenopausa con cancro al seno", i ricercatori hanno esaminato le cartelle di 309 pazienti con carcinoma mammario con test completi di follow-up e della densità ossea entro 1’anno dal loro intervento. I risultati riportati sono i seguenti: "Il risultato dei pazienti con bassa densità ossea (t> -1.0) è stato confrontato con il risultato di pazienti con una normale densità ossea (t <-1.1). Tra i 193 pazienti con tumori invasivi della mammella e la bassa densità ossea, la sopravvivenza dalla malattia a distanza di 5 anni è stata del 96% rispetto all’84% di 114 pazienti con cancri al seno invasivi e una normale densità ossea (p = 0,0239)”. Quindi, una bassa densità minerale ossea è associata ad un tasso inferiore locale e distante delle recidive del cancro al seno. Potrebbe sembrare una sorpresa che un’elevata densità minerale ossea non è in qualche modo sano per la salute generale delle donne, come l’ossessione medica che per un quarto di secolo propinava, in maniera errata, una teoria distorta e pericolosa per i problemi di salute delle donne. Infatti, il peso delle prove ora ci guida verso la conclusione opposta: un’elevata densità minerale ossea è pericolosa per la salute delle donne. Prima di tutto, diamo uno sguardo più da vicino ai mezzi diagnostici che consentono di stabilire una “normale” densità ossea. Da quando l'invecchiamento naturale (processo di assottigliamento) delle ossa è stato ridefinito come malattia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità a metà degli anni '90, milioni di donne sottoposte a vari controlli, venivano valutate con il T-score per determinare la normale densità minerale ossea, e questo ha probabilmente portato ad aver sovradiagnosticato patologie come l’osteoporosi e l’osteopenia. Il buon senso ci dice che non si dovrebbero mai confrontare i punteggi della massa ossea delle donne adulte con quelle dei giovani di circa 25 anni di età, ma la pressione finanziaria da parte delle multinazionali del farmaco a capitalizzare lo sviluppo di nuovi farmaci (Merck: bisfosfonato Fosamax) e tecnologie diagnostiche (scansioni DEXA) ha portato alla creazione di una malattia molto redditizia per il business delle multinazionali. Naturalmente, queste tecniche hanno portato a trattamenti eccessivi con integratori di calcio e farmaci brevettati, aumentando ulteriormente i livelli di densità minerale ossea, senza pensare agli effetti indesiderati, negativi per la salute, che oggi includono sia le malattie cardiache che il cancro. Questa ricerca indica un difetto fondamentale nel modo in cui la medicina convenzionale da la priorità ai problemi di salute delle donne. Considerando inoltre l’estrema importanza che viene data alla riduzione del rischio di cancro al seno attraverso la promozione di raccolte fondi e proiezioni statistiche su questa malattia, nonostante il fatto ormai ben noto che oltre 70.000 donne ogni anno vengono diagnosticate e trattate ingiustamente per tumori al seno che non erano in realtà nulla al di là delle variazioni naturali nella morfologia del seno che non sarebbero mai progredite fino a provocare danni, resta il fatto che le donne vengono trattate con scansioni per determinare la densità minerale ossea, rafforzando la falsa percezione che una donna sarà in generale più sana, e la mortalità più bassa, se le sue ossa saranno più dense. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità...In primo luogo, le donne oggi muoiono soprattutto per decessi legate a diverse malattie coronariche, come l’infarto. Per aumentare i risultati della densità minerale ossea vengono prescritti integratori contenenti 1000 mg o più al giorno di calcio inorganico, nonostante 500 mg al giorno di calcio può aumentare il rischio di attacco di cuore del 24-86%, in base a una serie di meta-analisi pubblicate lo scorso anno. In secondo luogo, dopo le malattie cardiache, il cancro è la seconda causa di morte nelle donne, con una mortalità del cancro al seno secondo solo alla mortalità del cancro ai polmoni. I medici delle ossa hanno creato una teoria errata facendo credere alle donne che nulla potrebbe essere più importante per la salute che aumentare la densità ossea, anche se questa convinzione ossessiva ha portato all’aumento del rischio di cancro al seno, e arterie calcificate da megadosi di integratori di calcio. Il senologo si concentra sulla diagnosi precoce inducendo il cancro tramite radiazioni che vengono effettuate per i controlli al seno. I cardiologi sopprimono il colesterolo LDL mediante avvelenamento chimico (statine), con conseguente indebolimento dei muscoli del cuore dei loro pazienti. Evviva la medicina!