03-03-2015
Nel corso degli ultimi decenni, si è registrato un uso eccessivo di antibiotici più alto di tutti i tempi. Questo comporta inevitabilmente il riadattamento e/o l’evoluzione dei batteri responsabili delle varie malattie con il risultato che diventano sempre più resistenti ai farmaci. La loro evoluzione è talmente rapida che alcuni preferiscono chiamarli “superbatteri”, questi ultimi, secondo alcune fonti, hanno stupìto i ricercatori i quali non si aspettavano una tale rapidità evolutiva. In passato quando non esistevano ancora gli antibiotici farmaceutici, si utilizzavano un certo tipo di alimenti ed erbe. Molti di questi “difensori” naturali vengono tuttora utilizzati.
I nostri antenati facevano a meno delle medicine prodotte dalle aziende e non credo che abbiano sofferto questa mancanza. Al giorno d’oggi esistono ancora diverse piccole tribù (Australia, Africa, America), dove il tempo sembra essersi fermato, ma il fatto curioso è che tra questa gente vivono molti anziani. Questo significa che pur non avendo determinati “comfort” come nel nostro caso le medicine farmaceutiche, vivono serenamente al contrario di quel che ci fanno credere quando asseriscono che i vaccini (soprattutto quelli antinfluenzali) “sono necessari” per la nostra salute. Questi popoli vivono camminando scalzi e seminudi, eppure invecchiano, non muoiono di influenza perché conoscono le piante, una conoscenza che gli viene tramandata di generazione in generazione. Noi che siamo “evoluti” e viviamo circondati di tutti i comfort possibili, non possiamo permetterci di mangiare serenamente gli alimenti (soprattutto crudi) perché rischiamo di ammalarci per via di tutti quei pesticidi, e antibiotici con i quali vengono trattati, sia gli animali da pascolo che la vegetazione destinata al consumo alimentare. Certo, nessuno ci vieta di mangiare ciò che vogliamo, ma la verità è che non sappiamo mai quanto è affidabile un determinato prodotto alimentare.
Giusto qualche giorno fa ho visto un pezzetto di un documentario che mostrava una tribù africana, anche se in questo momento non ricordo il nome, dalla bassa statura. Erano tutti alti all’incirca un metro e sessanta (massimo), ma in mezzo a loro c’erano degli anziani belli arzilli e sorridenti, e ad un certo punto mentre camminavano con le telecamere della troupe televisiva dietro, si sono fermati mostrando 3 piante e descrivendone le proprietà curative. In questo documentario ci si domandava perché dobbiamo mandar giù tutti questi farmaci creati in fabbrica, che vengono mischiati con sostanze “poco naturali”, quando c’è gente che campa cent’anni mangiando le piante. In TV ci mostrano solo le persone disagiate o quelle che contraggono malattie infettive. Come si spiega che nelle zone dove sono presenti gli aiuti umanitari, guarda caso la gente muore di malattie infettive, mentre dove vivono isolati e indisturbati, campano cent’anni (o quasi)? Non sarà che a questa povera gente vengono somministrati appositamente “vaccini sperimentali” che per qualche ragione provocano più effetti collaterali che benefici?
Sono fermamente convinto che le malattie in certi luoghi le ha portate l’evoluzione (l’uomo di città), non certi tipi di animali. Questo significa che il potente sfrutta (sacrifica) le persone solo per business. Ma torniamo agli antibiotici naturali. Di seguito una lista degli antibiotici naturali che i nostri antenati utilizzavano al posto delle pillole moderne.
ORIGANO E OLIO D’ORIGANO
Probabilmente utilizzi l’origano come spezia aromatizzante nei tuoi piatti preferiti senza nemmeno renderti conto dei benefici per la salute che contiene. Oltre alle sue proprietà antibatteriche, l’origano può aiutare nella digestione e perdita di peso. L’olio di origano contiene il carvacrolo o cimofenolo, una sostanza che conferisce all’origano il suo odore caratteristico. Ma non tutti sanno che tale sostanza attiva le Heat Shock Proteins, che attraverso i linfociti T bloccano l’infiammazione articolare causata dal batterio Escherichia coli. Inoltre, uno studio della Long Island University mostra il ruolo del carvacrolo nell’apoptosi delle cellule tumorali nel cancro alla prostata. In buona sostanza questa spezia non è un semplice condimento alimentare, ma in passato veniva utilizzato per il trattamento di infezioni digestive.
ACETO DI MELE
Assumere dosi giornaliere di aceto di mele comporta benefici di vasta portata al nostro organismo. Include proprietà antibiotiche e antisettiche, e può esserti d’aiuto dalla gestione del peso a l’abbassamento del colesterolo e, addirittura nella prevenzione di alcuni tipi di cancro. È un astringente privo di sostanze chimiche e può essere utilizzato localmente per disinfettare e sterilizzare. Le antiche civiltà lo conoscevano bene (egiziane, babilonesi e cinesi).
MIELE
Gli antichi romani usavano il miele sul campo di battaglia per curare le ferite e prevenire le infezioni. Inoltre, tutt’oggi si continua a considerare il miele uno dei migliori antibiotici naturali, antimicrobici, antinfiammatori, e antisettici. Il miele di Manuka della Nuova Zelanda ha dimostrato di avere i più alti livelli di antiossidanti e proprietà curative. Il perossido di idrogeno contenuto nel miele aiuta l’organismo a combattere le infezioni e impedisce la crescita dei batteri. Un calmante per il sistema digestivo, il miele elimina le tossine dal sangue e aiuta il fegato ad operare in modo più efficiente. Un grande impulso al sistema immunitario, si consideri che unendo miele con cannella si rafforzano i globuli bianchi. Il miele biologico crudo è l’opzione migliore in quanto la maggior parte dei metodi di pastorizzazione uccide gli effetti antiossidanti.
CURCUMA
In realtà della curcuma ne ho parlato in diversi articoli. La curcuma può essere applicata nelle zone infette sulla pelle, mescolandola con il miele.
AGLIO
L’aglio è famoso per le sue qualità. Contiene l’allicina che protegge l’organismo da parassiti, batteri e come ho già detto altre volte, è molto utile per tenere pulite le arterie quando per diversi fattori il colesterolo buono non riesce a svolgere bene il suo lavoro (viene anche chiamato lo spazzino delle arterie). In buona sostanza l’aglio è molto utile per la circolazione del sangue.
SEMI DI POMPELMO
Pare che l’estratto di semi di pompelmo sia efficace contro più di 800 forme di virus e batteri, più di un centinaio di ceppi di funghi e molti parassiti. Quindi contiene proprietà antiossidanti, aumenta l’immunità, alcalinizza il corpo naturalmente, e aiuta la digestione migliorando la flora intestinale.
ECHINACEA
Tra le varie qualità, il consumo di questa erba ha dimostrato una riduzione importante del raffreddore.
CAVOLO
Sono presenti composti di zolfo nel cavolo, un membro della famiglia delle crocifere, che include broccoli e cavolfiori. Questi ortaggi si sono dimostrati efficaci combattenti per alcuni tipi di cancro. Quello che molti non conoscono è la quantità di vitamina C che si trova nell’ortaggio. Una sola tazza fornisce il 75% del fabbisogno giornaliero necessario per il nostro organismo. Naturalmente è un antibatterico, per cui mangiare cavolo crudo triturato in insalata, come contorno, o bere un succo di cavolo fresco (con aggiunta di miele per addolcire) è un ottimo modo per migliorare la digestione, prevenire le malattie, e controllare il peso forma.
OLIO DI COCCO
Antifungineo, antimicrobico e ricco di antiossidanti. Puoi usarlo per rafforzare il sistema immunitario, l’equilibrio della tiroide, colesterolo e livelli di zucchero nel sangue, inoltre, è utile per migliorare la funzione cerebrale. Si tratta di un prodotto sicuro ed è da considerare un dei doni più versatili e unici che Madre Natura ci offre.