06-12-2015
La papaia è una pianta poliennale originaria dei Caraibi, coltivata nell’America del Sud, appartenente alla famiglia delle Caricacee. Chiamata anche “albero dei meloni”, la papaia è un’eccellente fonte di minerali e di vitamine e contiene buone concentrazioni di betacarotene e di vitamina C e P. La papaina, una proteasi sulfidrilica presente nel succo lattiginoso del frutto della papaia, è un enzima proteolitico che svolge un’azione digestiva superiore a quella della pepsina e della pacreatina. Questa sostanza, circolando nel flusso sanguigno, agisce come la bromelina dell’ananas (distruzione dell’insulina), oppure favorisce la fuoriuscita dei corpi grassi delle cellule adipose delle strie cellulitiche. Tale azione è di notevole importanza, data la stretta connessione tra apparato digerente e malattie croniche. Ricordiamo questa connessione citando alcune condizioni patologiche e carenze enzimatico-digestive: produzione di gas dopo i pasti (flatulenza), meteorismo, disturbi cutanei, cefalee ricorrenti, perdita della massa muscolare, diminuzione delle difese immunitarie, anemia, allergie.
DIGESTIVA
La papaina è un enzima proteolitico, presente nella papaia, che svolge la sua azione digestiva selettivamente a livello gastrointestinale. Fattore molto importante, la papaina è attiva sia in ambiente acido che alcalino. Un'insufficiente digestione proteica può causare un accumulo di proteine che potrebbe dar luogo a fenomeni di autointossicazione e a un ridotto assorbimento di nutrienti. Questo enzima, inoltre, contribuisce a purificare i tessuti e le pareti intestinali, favorendo l'eliminazione di tessuti morti e gli eccessi di muco. L'assunzione di papaina risulta particolarmente efficace nei disturbi dispeptici quali flatulenza, gonfiori addominali, stipsi, pesantezza dopo i pasti.
ANTINFIAMMATORIA E DIURETICA
La papaina, assunta lontano dai pasti, esercita un’azione antinfiammatoria e drenante e può essere considerata coadiuvante in caso di ritenzione idrica e cellulite, poiché promuove la fuoriuscita degli acidi grassi dalle cellule adipose, in particolare se associata alla bromelina del gambo d’ananas. L’azione antinfiammatoria degli enzimi proteolitici trova anche impiego nei disturbi reumatici. Utilizzando combinazioni di papaina, bromelaina, tripsina e chimotripsina, sono stati ottenuti modesti effetti analgesici e antinfiammatori. Il meccanismo implicato in questa azione potrebbe essere dovuto alle modificazioni delle citochine evidenziate durante la terapia enzimatica, conseguente all’attività immunomodulatoria esplicata dalla papaina.
ANTIOSSIDANTE E ANTIMICROBICA
L'attività antiossidante della papaia è attribuibile al suo contenuto in vitamina C, acido malico e acido citrico, mentre l'attività antimicrobica è stata trovata efficace contro enterobatteri quali Bacillus subtilis, Enterobacter cloacae, Escherichia coli, Salmonella typhi, Staphylococcus aureus, Proteus vulgaris, Pseudomonas aeruginosa e Klebsiella pneunomoniae. L'attività antiossidante sembra strettamente correlata a quella antimicrobica poichè la papaia, combattendo la produzione radicalica conseguente al metabolismo cellulare di questi enteropatogeni nel tratto gastrointestinale, mostra la sua capacità protettiva su tale apparato.