LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE INQUINA.

26-12-2015

La pillola anticoncezionale inquina fiumi, laghi, mari e falde acquifere. Il ricorso sempre più frequente alla pillola, utilizzata da circa 100 milioni di donne nel mondo, ha dei risvolti ambientali inaspettati. A destare maggiore preoccupazione tra gli scienziati la presenza di un alteratore endocrino, l'etinilestradiolo, che avrebbe effetti devastanti sull'ecosistema. Una ricerca pubblicata nel 2007 testimonia addirittura che questa sostanza avrebbe causato la morìa di pesci in un lago canadese, mentre una ricerca nostrana sulle acque del Pò ha registrato un cambiamento dei caratteri sessuali di alcuni pesci. Le percentuali di contaminazione non sono particolarmente elevate, ad impensierire i ricercatori è l'accumulo e la trasmissione attraverso la catena alimentare, dalla quale si può difficilmente sfuggire. Secondo Luisa Patrolecco, ricercatrice CNR intervistata da Adn Kronos, bisognerebbe riuscire ad effettuare una migliore depurazione delle acque. "Negli impianti di trattamento gli ormoni disattivati dall'organismo si riattivano". Per ripulire mari, laghi e corsi d'acqua dagli interferenti endocrini servono però troppi soldi: esperti dell'University of Exter e della Brunel University hanno parlato di 30 miliardi di euro solo per l'Inghilterra e il Galles.

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