27-12-2015
La ricerca scientifica continua a studiare possibili rimedi per fronteggiare malattie neurodegenerative tristemente note come Parkinson e Alzheimer. Un nuovo studio ha ora evidenziato i vantaggi dell’acido salicilico, estratto dalla liquirizia, sulla comparsa di queste patologie. La novità che emerge da questa ricerca, condotta da un team della John Hopkins University di Baltimora, è che l’acido salicilico sarebbe in grado di bloccare l’enzima GAPDH (Gliceraldeide-3-fosfato deidrogenasi), che agisce negativamente nei confronti della comparsa delle malattie degenerative tra cui anche la Corea di Huntington. Se si trova in presenza di radicali liberi, infatti, l’enzima GAPDH riesce a penetrare nel nucleo delle cellule e le porta alla morte. Questo meccanismo era già noto alla ricerca scientifica, non è un caso che il deprenyl, farmaco attualmente in uso contro il Parkinson, agisca bloccando proprio l’azione di questo enzima.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, ha dimostrato che l’efficacia dei salicilati estratti dalla liquirizia è maggiore rispetto a quella dell’acido acetilsalicilico, principio attivo dell’aspirina. C’è però ancora da capire meglio il meccanismo con cui agiscono i salicilati sul GAPDH. Fatto questo si potrà poi lavorare attivamente alla creazione di farmaci ad hoc per contrastare le malattie degenerative. “Una migliore comprensione di come l'acido salicilico regoli le attività di GAPDH e HMGB1, insieme alla scoperta di derivati naturali dell'acido salicilico, forniscono una grande promessa per lo sviluppo di nuovi e migliori trattamenti per molte malattie devastanti” ha dichiarato Daniel Klessig, ricercatore del Boyce Thompson Institute e della Cornell University. Arriverà davvero dalla liquirizia la cura del futuro contro Parkinson e Alzheimer?
http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-11/btif-atk112515.php