30-12-2015
Gli antichi romani, notoriamente festaioli, portavano corone di sedano per prevenire i postumi delle sbornie e, forse, da qui deriva l'usanza di mettere un gambo di sedano nel Bloody Mary. Benchè sia tutt'altro che dimostrato che un simile copricapo protegga dalle conseguenze di aver alzato un pò troppo il gomito, il sedano ha altre proprietà curative. Questo rappresentante della famiglia del prezzemolo contiene sostanze che possono aiutare ad abbassare la pressione e forse anche a prevenire i tumori. Il sedano è inoltre una buona fonte di fibra insolubile e di numerosi altri nutrienti essenziali tra cui potassio, vitamina C e calcio. Nella medicina popolare asiatica il sedano è stato utilizzato per secoli per curare l'ipertensione. Negli Stati Uniti c'è voluto un signore con la pressione alta e molta costanza per convincere i ricercatori dell'University of Chicago Medical Center a sperimentare scientificamente questo rimedio. Tutto cominciò quando un certo Mr. Lee si vide diagnosticare una leggera ipertensione. Anzichè ridurre il consumo di sale come gli consigliava il suo medico, Mr. Lee cominciò a mangiare circa un etto di sedano al giorno (più o meno quattro gambi). Nel giro di una settimana la pressione gli scese da 158/96 a 118/82. Il dottor William J. Elliott, che all'epoca era assistente di medicina, farmacologia e fisiologia all'University of Chicago, decise di verificare l'efficacia del sedano iniettando ad alcuni animali da esperimento una piccola dose di 3-N-butil ftalide, una sostanza chimica che si trova in questa pianta. Una settimana dopo, la pressione delle cavie era scesa in media del 12-14 per cento. Si scoprì così che la ftalide rilassava i muscoli delle arterie che regolano la pressione sanguigna, provocando vasodilatazione, spiega il dottor Elliott. Inoltre riduceva i livelli ematici delle catecolamine, i cosiddetti ormoni dello stress, e anche questo probabilmente era utile perché le catecolammine di solito provocano vasocostrizione e quindi un innalzamento della pressione.
Se avete la pressione alta e un pò di voglia di sperimentare, provate a mettere in pratica la strategia della medicina popolare asiatica: mangiate quattro o cinque gambi di sedano al giorno per una settimana, sospendete per tre settimane e ricominciate il ciclo. L’importante è non esagerare mettendosi a mangiare sedano a chili, perché contiene circa 35 milligrammi di sodio per gambo, che ad alcune persone possono far salire anziché scendere la pressione. Chi avrebbe mai detto che sgranocchiare gambi di sedano servisse a prevenire i tumori? Eppure il sedano contiene una serie di sostanze che, a detta degli esperti, possono evitare la diffusione delle cellule tumorali. Tanto per cominciare, il sedano è ricco di alcuni composti acetilenici dalla dimostrata capacità di fermare la crescita delle cellule tumorali. Inoltre il sedano contiene acidi fenolici che bloccano l’azione di sostanze ormono-simili come le prostaglandine, alcune delle quali, favoriscono lo sviluppo dei tumori.
CONSIGLI
- Mangiate la foglia. Se i gambi di sedano sono un snack molto sano, la maggior parte dei nutrienti si trova in realtà nelle foglie.
- Servitelo come più vi piace. Molti alimenti perdono nutrienti durante la cottura, ma la maggior parte delle sostanze contenute nel sedano resiste bene alle alte temperature. Una tazza di sedano, sia crudo sia cotto, contiene circa 9 milligrammi di vitamina C, pari al 15 per cento del fabbisogno giornaliero, 426 milligrammi di potassio, pari al 12 per cento, e 60 milligrammi di calcio, che corrispondono al 6 per cento.
- Non dimenticate i semi. I semi di sedano, che si possono aggiungere alle minestre, agli stufati, ecc., e si trovano nel reparto spezie di tutti i supermercati, hanno un altissimo valore nutrizionale: un cucchiaio di semi contiene 3 milligrammi di ferro, pari al 17 per cento del fabbisogno giornaliero.