17-01-2016
Una notte in bianco equivale a mangiare cibi grassi per 6 mesi. Lo dice uno studio del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles presentato nel corso dell'incontro annuale della Obesity Society che si è tenuto nella città californiana. Le analisi condotte su modello animale da un team guidato da Josiane Broussard hanno rivelato una riduzione significativa della sensibilità all'insulina nei soggetti privati di riposo notturno, con conseguente aumento del rischio di sviluppare il diabete. «Quando il nostro organismo diventa meno sensibile all'insulina, si presenta la necessità di produrne di più per mantenere stabile il livello di glicemia. La conseguenza più grave può essere quella di sviluppare diabete di tipo 2», ha ricordato Broussard.
Grazie a un test di tolleranza, gli scienziati hanno verificato la sensibilità all'insulina in 8 cani che avevano trascorso una notte senza dormire. Il risultato è stato messo a confronto con quelli relativi ad altri animali che avevano invece riposato normalmente. I cani sono stati poi sottoposti a un regime alimentare ricco di grassi per 6 mesi, e in seguito nuovamente testati. I dati indicano che una sola notte senza sonno aveva prodotto una riduzione della sensibilità all'insulina pari al 33 per cento, mentre l'assunzione di cibi grassi per 6 mesi l'aveva ridotta del 21 per cento. Broussard commenta: «Il nostro studio suggerisce che una notte di deprivazione totale di sonno può essere dannosa per la sensibilità all'insulina tanto quanto un periodo di dieta ricca di grassi. Dimostra, inoltre, l'importanza di un sonno adeguato per mantenere equilibrati i livelli glicemici, riducendo il rischio di malattie metaboliche come obesità e diabete».