CONSIGLI NATUROPATICI PER SPEGNERE L'INFIAMMAZIONE.

20-01-2016

In uno studio clinico randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco incrociato, è stato osservato l'effetto di una formulazione contenente curcuma, boswellia e withania, associate a zinco. La somministrazione per 3 mesi di queste sostanze a 42 pazienti con osteoartrite ha mostrato una significativa riduzione del dolore e dell'indice di disabilità articolare. La curcumina, composto contenuto nel rizoma della curcuma, presenta attività antiossidante e antinfiammatoria. Questo principio attivo si è dimostrato sicuro ed efficace in numerosi studi sull'uomo, svolgendo l'attività antinfiammatoria mediante l'inibizione di fosfolipasi, lipossigenasi, ciclossigenasi 2, leucotrieni, trombossani, prostaglandine, collagenasi, elastasi, ialuronidasi. Alcune evidenze sperimentali, inizialmente condotte sugli animali e in seguito sull'uomo, indicano la curcumina quale principio attivo efficace in alcune forme di artrite. In uno studio clinico, la somministrazione di curcumina per 2 settimane a pazienti sofferenti di artrite reumatoide ha mostrato miglioramenti in termini di rigidità articolare, gonfiore delle articolazioni e capacità di movimento. In un altro studio condotto per confrontare la curcumina con antinfiammatori non-steroidei in 18 pazienti affetti da artrite reumatoide, la somministrazione di 1.200 mg al giorno di curcumina per 2 settimane ha migliorato rigidità mattutina, capacità di movimento e gonfiore articolare. Questi risultati sono stati paragonabili a quelli ottenuti con l'assunzione di 300 mg al giorno di fenilbutazone (FANS). Altri studi effettuati sulla somministrazione di curcumina impiegando animali da esperimento, hanno evidenziato la sua attività immunostimolante, con l'aumento dei leucociti e dell'attività dei macrofagi.
La boswellia ha mostrato di inibire l'attività della 5-lipossigenasi, enzima responsabile della sintesi dei leucotrieni. L'attività della boswellia è estremamente selettiva, non implica, ad esempio, la sintesi delle prostaglandine, al contrario degli antinfiammatori comunemente usati, mentre agisce a livello dell'elastasi. Di questa pianta viene utilizzata la resina ricca in acidi boswellici per patologie infiammatorie quali artrite reumatoide, osteoartrite, osteoartrite del ginocchio, artrite cronica giovanile, spondilite cervicale. E' risultata inoltre efficace nelle epatopatie. L'azione della boswellia a livello articolare non è soltanto sintomatica ma anche curativa, poichè ha mostrato la capacità di ridurre l'assottigliamento della cartilagine articolare. In uno studio clinico 30 pazienti con artrite reumatoide trattati per 4 settimane con 200 mg al giorno di estratto di boswellia hanno ottenuto miglioramenti dopo 2 settimane di somministrazione, mentre il gruppo placebo è peggiorato. Sono anche disponibili dati sull'utilizzo della boswellia in caso di colite ulcerosa, malattie croniche intestinali, asma bronchiale. L'ashwagandha (withania) è una pianta comunemente utilizzata nella medicina ayurvedica per il trattamento di numerosi disturbi muscolo-scheletrici. Mostra attività antinfiammatoria, immunomodulatoria, adattogena ed è in grado di produrre una buona sedazione.

Bonus William Hill
Bonus Ladbrokes

Copyright © 2014-2024 Naturopata Angelo Ortisi - Tutti i diritti riservati.

Powered by Warp Theme Framework
Premium Templates