21-01-2016
Li conosciamo soprattutto perché vengono usati nella preparazione del pesto e dello strudel. Ma i pinoli possiedono così tante virtù salutari che sarebbe un vero peccato utilizzarli soltanto in cucina. La pigna (o strobilo) custodisce nel suo guscio rigido e legnoso i piccoli pinoli, che cadono a terra quando questa si stacca dall’albero, e costituiscono un fondamentale nutrimento per gli uccelli durante la stagione fredda. Sono costituiti per circa il 30% da proteine, ma anche ricchi di calcio, ferro, vitamina A e vitamine del gruppo B, indispensabili per un buono equilibrio nervoso e cerebrale. Come tutti i semi oleosi, anche i pinoli sono calorici (100 grammi contengono circa 600 kcal) e questo li rende un alimento importante per i bambini durante la crescita e per le donne durante la gravidanza e l’allattamento, mentre vanno consumati con parsimonia in caso di sovrappeso. Tuttavia sono anche molto sazianti perché contengono acido linolenico, che agisce come deterrente allo stimolo della fame.
Un’integrazione della dieta con pinoli (una decina al giorno come snack) è utile per riequilibrare la funzionalità della ghiandola pineale. L’epifisi, infatti, produce un ormone, la melatonina, i cui livelli aumentano quando viene il buio e che è responsabile dell’induzione del sonno. Vari studi hanno dimostrato che quando vi sono livelli alterati, per eccesso o per difetto, nella produzione di melatonina, possono comparire insonnia o depressione o cali energetici. I pinoli contengono luteina, una sostanza che preserva le membrane cellulari dall’attacco dei radicali liberi migliorando il trofismo di tutti i tessuti, in particolare quelli epidermici e oculari. Introdurli nella dieta è dunque fondamentale per prevenire disturbi visivi, eczemi e dermatiti.