QUELLO CHE IL TUO MEDICO NON TI HA MAI DETTO SUL COLESTEROLO.

03-02-2016

Pensiamo che debba essere il più basso possibile per stare in salute, ma è davvero così? Sfatiamo subito questo mito: il colesterolo è indispensabile per la nostra salute e non è assolutamente una sostanza nociva! Contrariamente a quanto pensano molte persone, infatti, il colesterolo è una sostanza essenziale per la vita umana:

- Fondamentale per la costruzione e per il mantenimento delle membrane cellulari.
- Permette l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E e K).
- Fondamentale per la sintesi di diversi ormoni (steroidei e sessuali).
- Precursore della vitamina D: un colesterolo basso induce a problemi alle ossa, denti e cartilagini e indebolisce il sistema immunitario.
- Contribuisce alla formazione dei sali biliari, indispensabili per la digestione dei grassi.
- I bambini ne hanno estremamente bisogno per il corretto sviluppo del sistema nervoso e del cervello.
- E’ necessario per il corretto funzionamento dei recettori della serotonina: ovvero colesterolo basso significa tendenza alla depressione, apatia e insonnia.
- E’ così indispensabile che grandi quantità sono presenti nel latte materno.
- E’ così importante che il cervello è uno degli organi in cui si trovano le più alte concentrazioni di colesterolo.

IL COLESTEROLO VIENE PRODOTTO DAL NOSTRO CORPO

Se pensi che il tuo livello di colesterolo dipende da quanto colesterolo mangi ti sbagli. Il 75% circa del colesterolo nel sangue è infatti sintetizzato all’interno dell’organismo. La maggior parte del colesterolo presente nel corpo umano non è di origine alimentare (esogeno) ma viene invece “fabbricato” all’interno dell’organismo (endogeno). Ogni giorno viene prodotto internamente circa 1 grammo di colesterolo, mentre l’apporto alimentare è di soli 0,3 grammi circa. I principali organi coinvolti nella sintesi del colesterolo sono il fegato, le ghiandole surrenali e l’intestino. Gli alimenti che contengono colesterolo sono tutti di origine animale: ne sono particolarmente ricchi, solo per fare alcuni esempi, alimenti come le uova, il fegato, la carne, i crostacei, il latte, il burro e i formaggi. Nel cibo che consumiamo comunemente non c’è abbastanza colesterolo per i bisogni del nostro organismo. Per esempio in 100 grammi di salmone fresco ci sono solo 35 mg di colesterolo.

COLESTEROLO BUONO E COLESTEROLO CATTIVO? FACCIAMO CHIAREZZA

Non bisognerebbe mai parlare genericamente di “colesterolo alto”, in quanto nelle analisi del sangue vengono riportate diverse voci relative al colesterolo che hanno significati completamente differenti dal punto di vista salutistico. Quando si parla di colesterolo buono e cattivo si fa spesso confusione. Innanzitutto bisogna chiarire che la distinzione non fa alcun riferimento al colesterolo alimentare: quello presente nel tuorlo d’uovo, ad esempio, non è né buono né cattivo. La distinzione si riferisce invece al colesterolo ematico (quello in circolazione nel sangue). Il colesterolo essendo fondamentale per tutte le cellule del corpo deve essere trasportato nel sangue: questo trasporto avviene grazie a delle lipoproteine. Esistono diverse tipologie di lipoproteine e sono proprio queste che caratterizzano il colesterolo che trasportano come buono o cattivo.
La maggior parte del colesterolo presente nel sangue si trova legato alle lipoproteine di tipo LDL (Low Density Lipoprotein, cioè lipoproteine a bassa densità). La funzione principale delle LDL è il trasporto del colesterolo dal fegato verso i tessuti. Questa azione è fondamentale per la nostra vita in quanto premette di rifornire costantemente le cellule con il colesterolo di cui hanno bisogno. Il colesterolo legato alle lipoproteine LDL viene chiamato comunemente colesterolo cattivo, ma è scorretto dato che è fondamentale per mantenerci in vita. Viene chiamato cattivo perché secondo alcuni studi se ce n’è troppo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari perché può ostruire le arterie. Tuttavia secondo recenti studi questa connessione è stata smentita: uno studio ha dimostrato addirittura che bassi livelli di colesterolo sono associati ad un aumento dei problemi cardiaci. Il prof. Tamošiūnas, leader del team di ricerca coinvolto nello studio, ha così concluso: “Abbiamo scoperto che le concentrazioni di colesterolo totale inferiore a 5,2 mmol/L (201 mg/dl) sono stati associati ad un rischio più elevato di mortalità“.
Consiglio inoltre la lettura del libro Mangia Grasso e Vivi Bene del Dott. Francesco Perugini Billi in cui sono menzionati diversi studi e statistiche che mostrano l’importanza del colesterolo e la sua importanza per la salute e l’assoluta sconnessione con i problemi al cuore. Consiglio anche di leggere in internet gli articoli di un cardiochirurgo di fama mondiale (Il Dr. Dwight Lundell) che ci illumina su ciò che provoca realmente le malattie cardiache, in cui viene mostrato come l’accumulo di colesterolo non sia la causa ma la conseguenza di problematiche cardiache. Infatti, poiché il colesterolo è un antiossidante, quando i radicali liberi sono troppi (dovuto all’eccessivo consumo di zuccheri, metalli pesanti, farmaci, fermentazioni intestinali, stress) allora aumenta il colesterolo per proteggere le arterie. Ad esempio moltissime persone hanno normalizzato i livelli di colesterolo dopo una pulizia del fegato. Il nostro corpo è comunque in grado di bilanciare un eventuale eccesso di colesterolo LDL grazie alle lipoproteine HDL (High Density Lipoprotein), che svolgono il compito opposto rispetto alle LDL. Le lipoproteine HDL raccolgono il colesterolo in eccesso presente nell’organismo e lo trasportano verso il fegato dove verrà trasformato ed eliminato, per questo motivo viene spesso chiamato colesterolo buono.

 

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