07-02-2016
Lo stress da lavoro? Può farti perdere fino a 33 anni di vita. Ne sono convinti i ricercatori di Harvard e Stanford che hanno quantificato i danni che un ambiente di lavoro ostile può arrecare alla salute dei dipendenti. I ricercatori hanno coinvolto nel loro studio un gruppo di volontari, dividendoli in base a 18 diversi criteri (tra cui etnia, sesso, istruzione). Poi, hanno preso in considerazione dieci fattori legati al posto di lavoro, tra cui disoccupazione e licenziamenti, l’assenza di assicurazione sanitaria, il lavoro a turni, lunghi orari di lavoro, la precarietà e il conflitto tra lavoro e famiglia. I dati raccolti hanno evidenziato risposte diverse in base all’etnia, al sesso e al livello di educazione, mostrando come le persone con un grado di istruzione più bassa siano molto più propense a trovare posti di lavoro più pesanti con gravi effetti sulle aspettative di vita. Secondo lo studio, invece, le persone con il più alto livello di istruzione sono quelle meno colpite da stress. A pesare sul sesso femminile sarebbero soprattutto i turni stancanti, mentre ciò che minerebbe la tranquillità degli uomini sarebbe invece il clima di insicurezza.
I ricercatori hanno così calcolato il numero di anni che lo stress da lavoro potrebbe sottrarre alla vita dei dipendenti. Precedenti ricerche condotte sul tema hanno dimostrato un’estrema varietà in merito all’aspettativa di vita dei cittadini degli Stati Uniti. Una mappatura geografica dei dati ha dimostrato che le persone residenti in alcune zone degli Stati Uniti vivono ben 33 anni in più, in media, rispetto alle persone appartenenti ad altre parti del paese. La precarietà del posto di lavoro, orari estenuanti, richieste pesanti e altri tipi di stress possono ridurre ancora di più l’aspettativa di vita di un lavoratore, incidendo pesantemente sulla sua salute. È ormai noto che lo stress, oltre a far male alla salute, è una delle principali cause di assenteismo dei dipendenti sul posto di lavoro e si traduce come una costante perdita di produttività e di risorse. Curioso il caso di alcune aziende che hanno deciso di adottare delle politiche interne particolari per diminuire lo stress dei dipendenti, favorendone la produttività. Ne è un esempio l’azienda Giapponese che ha introdotto i gatti in ufficio per abbassare i livelli di cortisolo, favorendo la socializzazione e la cooperazione tra gli impiegati.
http://www.mirror.co.uk/news/technology-science/technology/worlds-cutest-office-employs-nine-4970128