09-02-2016
Per chi ha una formazione medica convenzionale, questo potrà suscitare un’enorme sorpresa, ma di base il nostro corpo è in uno stato di incessante rigenerazione. Senza il continuo ricambio cellulare all’interno dell’organismo, non esisterebbe quel miracolo che chiamiamo corpo umano. In tempi di malattia, tuttavia, i processi rigenerativi sono superati da quelli degenerativi. Questa è l’area dove la medicina può svolgere il suo ruolo più nobile, riportando il corpo al suo equilibrio originale con cibi, vitamine, erbe, terapie energetiche e altro ancora. Oggi, tuttavia, la medicina usa sempre più prodotti chimici che ostacolano il processo di rigenerazione e interferiscono con l’attività naturale del corpo agendo come semplici soppressori dei sintomi. Inoltre, considera eretiche tutte le teorie che sostengono che la malattia andrebbe gestita risalendo alla sua causa, al fine di stimolare la rigenerazione dei tessuti. Eppure sono molti gli studi clinici che lo confermano.
RIGENERAZIONE DEI NERVI
Ci sono numerose prove che confermano che i nervi possono rigenerarsi. Uno studio del 2010 pubblicato sulla rivista Rejuvenation Research ha rivelato che una combinazione di mirtilli, tè verde e carnosina hanno effetti rigenerativi in un modello animale affetto da malattia neurodegenerativa. Altre sostanze che offrono queste proprietà sono:
- curcumina;
- apigenina (composto presente in verdure come il sedano);
- mirtillo;
- ginseng;
- uperzina (principio attivo estratto dalla pianta cinese Huperzia serrata);
- resveratrolo;
- pappa reale;
- teanina;
- ashwaganda (withania somnifera).
Esistono altre sostanze capaci di rigenerare i nervi: dei composti che stimolano la riparazione della guaina protettiva dell’assone dei neuroni attraverso la mielina. Va detto che anche la musica e l’innamoramento sono stati confermati come utili nella neurogenesi, nella riparazione e rigenerazione dei neuroni; questo indica che la medicina rigenerativa non implica necessariamente l’assunzione orale di qualche sostanza. Anzi, una vasta gamma di azioni terapeutiche possono essere impiegate per migliorare la salute e il benessere.
RIGENERAZIONE DEL FEGATO
La glicirrizina, un composto presente nella liquirizia, descritto recentemente come potente anti-virus, è risultata utile per stimolare la rigenerazione della massa epatica nel modello animale. Altre sostanze rigenerative del fegato includono:
- carvacrolo (un composto presente nell’origano);
- curcumina;
- ginseng coreano;
- tè Rooibos;
- vitamina E.
RIGENERAZIONE DELLE CELLULE BETA
Purtroppo la comunità medica deve ancora sfruttare le potenzialità di alcuni composti naturali utili all’inversione del diabete. I seguenti composti hanno mostrato di essere efficienti nella rigenerazione delle cellule che producono l’insulina:
- gymnema sylvestre;
- nigella sativa (cumino nero);
- vitamina D;
- curcumina;
- arginina;
- avocado;
- berberina
- melone amaro;
- bietola;
- stevia;
- sulforafano (presente nei germogli di broccoli).
RIGENERAZIONE ORMONALE
Ci sono delle sostanze che aumentando la capacità delle ghiandole endocrine di secernere più ormoni, riescono a rigenerare quelli degradati. Una di queste è la vitamina C, un potente donatore di elettroni, capace di contribuire alla rigenerazione di estradiolo, progesterone, testosterone e altri ormoni. Insieme agli alimenti in grado di sostenere la funzione delle ghiandole, la vitamina C rappresenta un eccellente complemento alla terapia ormonale sostitutiva.
RIGENERAZIONE DELLE CELLULE CARDIACHE
Non molto tempo fa si riteneva che il tessuto cardiaco non potesse rigenerarsi. Gli studi più recenti hanno mostrato che questo è falso e che esistono delle sostanze in grado di stimolare la formazione di cellule progenitrici cardiache:
- resveratrolo;
- ginseng siberiano (eleuterococco);
- estratto di semi d’uva rossa;
- N-acetilcisteina.
RIGENERAZIONE DI CARTILAGINE E MIDOLLO SPINALE
Curcumina e Resveratrolo, ad esempio, hanno mostrato di migliorare il recupero delle lesioni del midollo spinale. Più di una dozzina di altri composti naturali sono molto promettenti in questo settore. Il problema è che la medicina rigenerativa rischia di minare l’infrastruttura economica su cui si basa il sistema moderno, farmaco-centrico e complice della degenerazione. La soppressione dei sintomi è redditizia, poiché garantisce il perpetuarsi della malattia originaria sottostante e la generazione di una continua espansione di ulteriori problematiche indotte dal trattamento dei sintomi.
Questo modello è destinato a fallire e occorre velocemente prendere coscienza di come coltivare uno stile di vita, un atteggiamento e un’alimentazione adeguata possano favorire la rigenerazione del corpo e interrompere questo circolo patologico, permettendoci di raggiungere la libertà del corpo che presuppone poi la liberazione di anima e spirito.