13-02-2016
Frutta e anziani. Suona ripetitivo come una litanìa praticamente da quando ci hanno messo al mondo. Il detto dei detti, quello che non trova smentita mai: una mela al giorno leva il medico di torno. E ora un nuovo studio ne dà ulteriore conferma, elevando a ruolo fondamentale questa volta la buccia. Già, perché pare che del frutto del peccato non si debba buttare via nulla, pena un indebolimento muscolare nei più anziani. Secondo un nuovo studio dell’University of Lowa, infatti, una sostanza chimica scovata nella buccia delle mele sarebbe in grado di "trasformare" i muscoli delle persone più avanti con l'età in quelli di un giovane adulto dopo soli due mesi. Secondo gli studiosi americani, la perdita di massa muscolare tipica degli anziani sarebbe causata da una proteina chiamata "ATF4", che cambia la formazione dei geni. Questa trasformazione a sua volta blocca l'invio di proteine necessarie ai muscoli per rimanere in forze.
Compito dei ricercatori è stato allora quello di individuare due composti naturali in grado di ridurre l'attività di ATF4: l'acido ursolico, che si trova nella buccia della mela, e la tomatina, un alcaloide che invece si trova nei pomodori verdi. Quest'ultimo componente già è ben conosciuto perché sarebbe in grado di ridurre la debolezza e l'atrofia muscolare tipiche dell'età avanzata, aumentando la massa muscolare del 10% e la "qualità muscolare" del 30% dopo appena due mesi. "Sulla base di questi risultati - ha spiegato Christopher Adams, autore dello studio - l'acido ursolico e la tomatina sembrano avere un gran potenziale come strumento per affrontare la debolezza e l'atrofia muscolare durante l'invecchiamento. Riducendo l'attività di ATF4, l'acido ursolico e la tomatina consentono al muscolo scheletrico di riprendersi dagli effetti dell'invecchiamento". Fate il pieno, allora, di mele e, con le dovute accortezze, anche di pomodori verdi. E avrete la forza di un giovincello!
http://nextbigfuture.com/2015/09/discovery-of-cause-and-potential.html