PARACETAMOLO E IBUPROFENE ADDIO: ECCO LE PIANTE CON CUI SOSTITUIRLI.

19-02-2016

Paracetamolo e ibuprofene sono tra i farmaci maggiormente diffusi e abusati tra le persone. Il primo, che in genere ricolleghiamo alla tachipirina, è adoperato soprattutto come antipiretico, per abbassare la febbre, e come analgesico; il secondo, invece, è un noto antinfiammatorio e analgesico. Varie volte abbiamo visto come alcuni dei medicinali più diffusi possano avere effetti collaterali. L’ibuprofene è un principio attivo che rientra nella famiglia dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Da tempo, questi farmaci sono collegati all’insorgenza di problemi anche gravi in alcuni soggetti, tra cui anche la possibilità di ridurre la fertilità. Per quanto riguarda invece il paracetamolo, nel 2013, l’healthcare watchdog, l’ente sanitario di vigilanza britannico, ha evidenziato il rischio dell’utilizzo dei farmaci che contengono questo principio (o acetaminofene; N-acetil-p-aminofenolo) in persone che soffrono di artrite. Bisogna dire, inoltre, che spesso ricorriamo ai medicinali anche quando non è necessario, un atteggiamento del tutto sbagliato, anche perché i farmaci non sono privi di effetti collaterali. Quando possiamo, dunque, potrebbe essere una buona idea sostituire questi prodotti con piante che hanno uguali effetti.

COME SOSTITUIRE L’IBUPROFENE

Iniziamo con una serie di rimedi naturali per sostituire l’ibuprofene.

ZENZERO: Lo zenzero è un potente rimedio naturale senza gli effetti collaterali di ibuprofene e aspirina. I ricercatori dell’University of Georgia hanno svolto uno studio sulle sue proprietà, coinvolgendo un gruppo di 74 studenti divisi in tre gruppi. Il risultato di questo studio ha evidenziato il potere antidolorifico dello zenzero in misura superiore ai farmaci chimici.

CURCUMA: Oltre a essere una spezia versatile e ricca di proprietà la curcuma è un ottimo sostituto dell’ibuprofene. La curcumina, il suo più importante principio attivo, è un potente antidolorifico che, oltre ad alleviare i dolori, interviene sui segnali che viaggiano nel nostro corpo e raggiungono il cervello,fornendo in questo modo un valido aiuto nel trattamento del dolore cronico e delle infiammazioni croniche.

CORTECCIA DI SALICE BIANCO: La corteccia di salice bianco è un rimedio naturale molto conosciuto, adoperato sia come analgesico, che come antipiretico (oltre naturalmente ai suoi altri mille usi). In questo senso, dunque, può essere adoperato sia per sostituire l’ibuprofene che il paracetamolo. Il merito sarebbe tutto di una sostanza contenuta al suo interno e chiamata salicina. La salicina possiede però anche un’azione antiaggregante piastrinica, per cui è meglio prestare attenzione se si fa uso di anticoagulanti, e durante la gravidanza e l’allattamento. In caso di febbre o influenza, i suoi effetti sono simili a quelli dell’aspirina. Chi è allergico all’aspirina, dovrebbe evitare di consumare rimedi naturali a base di corteccia di salice.

UNCARIA TOMENTOSA: Originaria del Sud America e conosciuta anche con il nome di unghia di gatto, questa pianta possiede delle potenti proprietà antinfiammatorie. È un ottimo immunostimolante, utile nei casi di infiammazione cronica di diverso genere. Una dose eccessiva può dare luogo, tuttavia, a disturbi a livello gastrointestinale, che però spariscono cessandone l’assunzione.

BOSWELLIA: La boswellia è una pianta ricca di principi attivi che aiutano a migliorare il flusso di sangue alle articolazioni e a placare le infiammazioni. Le sue proprietà la rendono una valida alternativa ai farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene. È indicata anche nel trattamento dell’artrite reumatoide. Allenta la rigidità delle articolazioni colpite da malattie infiammatorie e contribuisce a ripristinare l’integrità dei vasi indeboliti da spasmi.

PEPERONCINO: Il principio attivo che rende il peperoncino una valida alternativa agli antidolorifici è la capsaicina, una sostanza dotata di un potente effetto analgesico. La capsaicina inibisce il rilascio dei principali neurotrasmettitori degli stimoli dolorosi.

ROSA CANINA: Dei mirati studi scientifici hanno dimostrato che un consumo costante e corretto di rosa canina ha portato dei vantaggi significativi nei pazienti malati di artrite reumatoide, contribuendo a diminuire il dolore e la rigidità articolare e promuovendo una sensazione di benessere generale non indifferente. Proprio per questo motivo, tale sostanza viene utilizzata sempre più spesso anche da atleti e body builders dopo i loro allenamenti.

COME SOSTITUIRE IL PARACETAMOLO

Vediamo adesso, invece, due alternative naturali al paracetamolo.

Come accennato in precedenza,, il paracetamolo è adoperato soprattutto per abbassare la febbre (ma non solo). La febbre è un segnale che indica che il nostro organismo sta combattendo contro un’infezione, un batterio, o un virus. Indica quindi una risposta immunitaria del nostro corpo.

BASILICO: Sottoforma di decotto, le foglie di basilico sono uno dei rimedi della nonna più efficaci e adoperati nel trattamento della febbre comune. Basta mettere a bollire le foglie di basilico in acqua e bere la soluzione due volte al giorno.

TIGLIO: In questo caso, i fiori di tiglio vengono adoperati per realizzare un infuso, che prende il nome di “tè per la febbre”. Il tiglio, infatti, favorisce la sudorazione e funge da diuretico.

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