04-03-2016
Tradizionalmente utilizzato per i neonati e donne anziane, la polvere di talco mantiene la pelle asciutta ed evita le eruzioni cutanee. Eppure questo prodotto domestico di fiducia può essere responsabile di una forma grave e mortale di cancro ovarico. Il legame tra talco e cancro ovarico risale già al 1971, quando uno studio di pazienti con tumore ovarico aveva rilevato particelle di talco nei loro tessuti ovarici. Eppure, Johnson & Johnson è riuscita a mantenere il talco sugli scaffali per altri 40 anni senza limitazione o avvertimenti di alcun tipo.
TALCO E CANCRO OVARICO
Il talco è un minerale composto principalmente da magnesio, silicio e ossigeno. Quando viene utilizzato sui genitali, le particelle di talco pericolose possono viaggiare nelle ovaie e vi rimangono intrappolate per anni. Tali particelle possono causare infiammazione e portare alla crescita di cellule tumorali ovariche. La ricerca suggerisce che la polvere di talco può contribuire al cancro nelle ovaie se le particelle entrano nel corpo attraverso la vagina. Una revisione dei dati riportati sulla rivista medica Cancer Prevention Research ha indicato che le donne che utilizzano regolarmente polvere di talco per l’igiene intima, potrebbero aumentare il rischio di cancro ovarico di circa il 41 per cento. A seguito dello studio del 1971, sono stati pubblicati numerosi studi che indicano il legame tra talco e cancro ovarico. Nel 1992, uno studio ha trovato che l’uso regolare di talco, aumenta in una bambina il rischio di sviluppare il cancro ovarico di tre volte. Nel 2010, uno studio della Harvard ha concluso che il talco in polvere è cancerogeno per l’uomo. Eppure il talco è rimasto sul mercato non regolamentato e senza alcun preavviso dal produttore.
Nonostante i numerosi studi che indicavano la connessione tra talco e cancro ovarico, né Johnson & Johnson né la FDA, hanno messo in guardia i consumatori sui rischi del prodotto. Anche se il Dipartimento di Salute e Servizi Umani ha concluso che una regolare applicazione di talco nelle bambine porta a più alti tassi di cancro ovarico, Johnson & Johnson continua a negare le connessioni ed i rischi. Per fortuna, i giudici e le giurie non sono d’accordo con la FDA e nè con la Johnson & Johnson che dovrà pagare 72 milioni di dollari (oltre 65 milioni di euro) di danni, alla famiglia di una donna la cui morte per cancro ovarico è stata collegata all'utilizzo per decenni di due prodotti a base di talco, Baby Powder e Shower to Shower. Il verdetto pronunciato dai giudici della corte statale di St. Louis, Missouri, è il primo che riconosce un risarcimento fra gli oltre mille procedimenti penali in cui la Johnson & Johnson è accusata di non aver avvertito i consumatori che quei prodotti potevano causare il cancro. La multinazionale ha sempre respinto le accuse e sta valutando un possibile appello. Jacqueline Fox, 62 anni, di Birmingham, in Alabama, è morta nell'ottobre scorso. Era stata lei ad avviare la battaglia legale, sostenendo di aver usato quei prodotti per la sua igiene intima per 35 anni prima che le fosse diagnosticato un cancro ovarico nel 2012.