3 MOTIVI PER FARE ATTIVITA’ FISICA.

11-03-2016

Ecco alcune conferme provenienti dalla moderna ricerca scientifica.

ATTIVITA’ FISICA E OSTEOPOROSI

Uno studio longitudinale, condotto su un vasto numero di persone e condotto in Svezia, è giunto alla conclusione che l’esercizio fisico regolare riduce il rischio di fratture da osteoporosi negli uomini anziani. Lo studio venne intrapreso su un gruppo di 2.205 uomini di età compresa tra 49 e 51 anni e venne condotto avanti per un periodo di 35 anni. I partecipanti vennero suddivisi in tre categorie: quelli con uno stile di vita sedentario (scarsa attività fisica), quelli che svolgevano una media attività, camminando e andando in bicicletta e quelli che praticavano sport vari per almeno tre ore alla settimana (elevata attività fisica). Nel corso dei 35 anni, 428 uomini ebbero almeno una frattura e 134 ruppero un’anca. Si osservarono differenze significative tra i tre gruppi: il 20% di quelli appartenenti a scarsa attività fisica subirono una frattura, rispetto al 13% di quelli che svolgevano una attività fisica media e all'8% di quelli che ne svolgevano una elevata. I ricercatori sono giunti alla conclusione che praticare un’attività fisica riduce il rischio di fratture osteoporotiche nell'uomo e hanno calcolato che un terzo delle fratture potrebbe essere prevenuta attraverso la pratica regolare di uno sport.

L’ATTIVITA’ FISICA RIDUCE IL RISCHIO DI MORBO DI PARKINSON

Una nuova analisi dei dati derivanti da un ampio studio ha dimostrato che il rischio di morbo di Parkinson è minore se si pratica attività fisica di entità da moderata a intensa. I ricercatori di Harvard hanno seguito dal 1992 al 2001 più di 143.000 persone con un’età media di 63 anni all'inizio dello studio. Il grado di attività fisica svolta fu valutata all'inizio dello studio in base al numero di ore spese settimanalmente per svolgere un attività fisica leggera, media o intensa. Durante il follow-up vennero riscontrati tra tutti i partecipanti 413 casi di malattia di Parkinson. Le persone impegnate nell'attività fisica più intensa (5-6 ore settimanali di attività aerobica o 3-4 ore settimanali di nuoto) ebbero una riduzione del rischio di contrarre il morbo di Parkinson inferiore del 40% rispetto a chi svolgeva un’attività fisica lieve o moderata.

L'ATTIVITA’ FISICA PREVIENE IL RAFFREDDORE COMUNE

In uno studio sull'incidenza del raffreddore comune in coloro che praticavano attività fisica, 115 donne in menopausa, in sovrappeso e con stile di vita sedentario furono suddivise in due gruppi. Le appartenenti al primo gruppo si sottoposero a 45 minuti di attività fisica - soprattutto camminare - cinque volte alla settimana; le appartenenti al gruppo di controllo praticarono una sessione di stretching alla settimana per la durata di 45 minuti. Negli ultimi tre mesi dello studio, durato un anno, nel gruppo di controllo l’incidenza di comparsa della malattia da raffreddamento fu tre volte superiore a quello del primo gruppo. L’attività fisica di moderata intensità riduce l’incidenza del raffreddore nelle donne in menopausa.

 

http://journals.plos.org/plosmedicine/article?id=10.1371/journal.pmed.0040199

http://www.medscape.com/viewarticle/555750

http://www.amjmed.com/article/S0002-9343(06)00782-0/abstract

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