11-03-2016
Frutta e verdura possono essere un elisir di lunga vita, ormai dovremmo saperlo. Abbiamo visto tante volte come le sostanze vegetali in essi contenute, come le antocianine e il resveratrolo, siano in grado di attivare in maniera specifica i meccanismi di longevità cellulare. È importantissimo, però, che corrette abitudini alimentari vengano assunte il prima possibile. La conferma a questa affermazione è arrivata in questi giorni dalla rivista Pediatrics, che ha pubblicato un articolo molto interessante, in cui si afferma come mangiare alimenti più ricchi di fibre, in particolare alimenti vegetali, aiuti i giovani a ridurre il rischio di ammalarsi di cancro al seno del 12-19%. Per giungere a queste conclusioni, gli studiosi hanno condotto un’indagine su 90mila donne, monitorate a partire dal 1991. Le volontarie erano state tutte arruolate nel Nurses’ Health Study II, un esteso e lungo studio epidemiologico pensato per indagare i molti fattori (alimentazione, ma anche alcol, attività fisica, stili di vita) che influenzano la salute femminile. Ogni 4 anni, nel corso dei decenni, è stato chiesto alle partecipanti di rispondere a un dettagliato questionario sulle loro abitudini alimentari e sullo stato di salute. La storia clinica e le abitudini alimentari del gruppo di studio hanno evidenziato risultati molto interessanti in termini di prevenzione. Le donne che da giovani hanno seguito una dieta ricca di fibre hanno infatti mostrato una riduzione del rischio di tumore al seno pari al 12-19%. Importantissimo, secondo i ricercatori di Harvard che si sono occupati dello studio, è proprio iniziare il prima possibile, se non lo si fa già, a consumare frutta e verdura: se l’abitudine a uno stile alimentare corretto arriva durante l’adolescenza, il rischio di ammalarsi durante la vita scende del 16%, prima della menopausa del 24%. Ma non è tutto. Secondo i ricercatori, 10 grammi di fibre in più ogni giorno - che grosso modo corrispondono a una mela e due fette di pane integrale, o a una mezza tazza di fagioli - fanno scendere il rischio di ammalarsi del 13 per cento. E il dato vale ancora di più se le fibre assunte provengono da frutta e verdura.
Come spiega Walter Willett, epidemiologo, nutrizionista e autore senior dello studio: “Grazie a molti altri studi sappiamo che il tessuto mammario è particolarmente influenzato da agenti cancerogeni o anticancerogeni nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma ora abbiamo la prova che anche quello che diamo da mangiare ai nostri figli in questo periodo della vita è un fattore importante per il futuro rischio di cancro“. I risultati accendono la speranza, perché, presuppongono che uno dei molteplici fattori di rischio che determina la malattia possa essere controllato dall’uomo attraverso determinate scelte alimentari. Gli autori ipotizzano che le fibre possono contribuire ad abbassare i livelli di estrogeni, i quali giocano un ruolo nello sviluppo del tumore mammario. Assolutamente sì allora a frutta e verdura ricca di fibre, ma anche legumi, cereali integrali, da privilegiare a quelli raffinati. Importantissimo, però, è conoscere ciò di cui ci nutriamo, perché se da un lato frutta e verdura possono allungarci la vita, dall’altra, possono anche complicarcela se i cibi non sono adeguatamente controllati e privi di pesticidi e altre sostanze tossiche.
http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2016/01/28/peds.2015-1226