31-03-2016
E' stato notato per oltre un decennio che l'incidenza di particolari tipi di cancro, è particolarmente alta in quelle regioni e paesi in cui il consumo di latte di mucca costituisce la componente principale della dieta. Quindi, l'uso di latte è fortemente responsabile dell'impazzimento delle cellule del corpo umano. Si può dedurre che tale condizione è favorita dalla costante assunzione di ormoni della crescita che, in natura sono previsti per la crescita dei vitelli e non degli esseri umani. Gli ormoni della crescita contenuti nelle proteine del latte, secondo il dottor Maynard Murray, non sono influenzati dalla bollitura, dalla pastorizzazione o dalla cottura e si trovano in tutti i derivati del latte, eccetto la panna e il burro.
Gli studi condotti su più di 7.000 casi di cancro hanno permesso di giungere a una conclusione definitiva: Approssimativamente il 30% dei casi di cancro si presenta tra le persone che hanno consumato latticini in modo eccessivo. La maggior parte di queste persone non aveva abitudini nocivi come uso di tabacco, spezie o troppo sale raffinato: erano dei vegetariani. Alcuni di loro non facevano esercizio fisico. La legge di causa ed effetto è precisa e immutabile: con l'uso indiscriminato di cibo molto grasso e proteico sovraccarichiamo e affatichiamo inutilmente il sistema escretore portandolo al cedimento e all'atrofia, preparando così la strada per le malattie degenerative come il cancro e le malattie di cuore. Le sostanze che promuovono la crescita, che si trovano nel latte e nei suoi derivati pregiudicano il regresso del cancro. Uno studio epidemiologico ha trovato un'associazione diretta tra le morti di cancro alla vescica e la quantità di grasso e olio assunte, specialmente nelle donne. Gli scienziati hanno collegato il cancro al rene con grossi consumi di latte e derivati, caffè e carne.