02-04-2016
Piccoli regali ai medici da parte delle aziende farmaceutiche, spesso equivalenti appena al costo di un pasto, possono però far pendere la bilancia verso un farmaco piuttosto che un altro quando il camice bianco deve prescrivere la pillola al paziente. E’ quanto ha stabilito un’indagine dal sito Usa "ProPublica" (insieme a Npr, Boston Globe e Tampa Bay Times), che ha trovato le prove del legame causa-effetto tra i regali (anche di piccolissimo valore) da case farmaceutiche e l’aumento delle prescrizioni dei medici. La ricerca ha esaminato i pagamenti effettuati dai produttori di farmaci e dispositivi medici nei confronti dei dottori nel 2014, prendendo in esame le prescrizioni per “Medicare”, il programma sanitario gestito dal Governo degli Stati Uniti. Ebbene, anche “regali assolutamente di poco valore hanno di fatto incrementato di 2-3 volte il numero di prescrizioni dei camici bianchi a favore dell’azienda donatrice“, evidenzia l’analisi. Inoltre secondo l’indagine “i pagamenti delle aziende ai medici sono pratica molto diffusa. A livello nazionale nel 2014, quasi 9 su 10 cardiologi che hanno scritto almeno 1.000 prescrizioni per i pazienti Medicare, hanno ricevuto pagamenti da un’azienda farmaceutica o di dispositivi medici, mentre sono stati 7 su 10 gli internisti e i medici di famiglia” a fare lo stesso. “I medici hanno a lungo contestato il fatto che i pagamenti ricevuti dalle aziende farmaceutiche possono influenzare il modo in cui prescrivono farmaci”, hanno evidenziato gli autori. “ProPublica” ha creato un sito e un'app, “Dollars for Doctors”, dove è possibile verificare se il medico che si è scelto ha ricevuto pagamenti da Big Pharma da agosto 2013 a dicembre 2014. E’ inoltre disponibile la lista delle 50 aziende che hanno effettuato più pagamenti in Usa e degli specialisti che hanno ricevuto più fondi e di quelli che li hanno presi più spesso. Infine, nel database di Dollars for Doctors sono fotografati 3,49 miliardi di dollari in pagamenti, 684 mila medici, 1.135 ospedali che fanno formazione e 1.565 aziende.
https://projects.propublica.org/docdollars/
https://www.propublica.org/article/big-data-big-pharma-big-money