06-04-2016
La cimicifuga (Cimicifuga racemosa) è una pianta perenne, originaria del nord America, in passato utilizzata per le sue proprietà sedative e per la cura di alcuni problemi ginecologici. Il suo nome deriva da cimicis-fugare, perché le infiorescenze di queste pianta hanno un caratteristico odore sgradevole utilizzato in passato per allontanare gli insetti, tra cui le cimici. Tradizionalmente i preparati di questa pianta venivano utilizzati per la cura dei reumatismi, delle infiammazioni del cavo orale e per la tosse. Studi che risalgono alla fine degli anni ’50, hanno evidenziato l’attività estrogenica della cimicifuga, che ha dato risultati positivi in particolare per i problemi legati alla menopausa. Attualmente le preparazioni di cimicifuga racemosa sono impiegate nel trattamento dei sintomi neurovegetatitivi e psichici caratteristici della sindrome climaterica. Questa pianta favorisce la regolarità del ciclo mestruale, aumenta la contrattilità delle fibre muscolari lisce dell’utero, favorendo le contrazioni di tipo intermittente. Il rizoma della cimicifuga è ricco di glicosidi triterpenici, sostanze attive di cui la pianta viene titolata.
AZIONE ENDOCRINA
La somministrazione dell’estratto vegetale titolato in glicosidi triterpenici ha evidenziato in numerosi studi clinici un’attività della cimicifuga sul sistema endocrino prevalentemente di tipo estrogeno-simile. Altri dati indicano la capacità della cimicifuga di legarsi ai recettori della serotonina, mimandone l’attività. Due recenti review cliniche hanno concluso che la cimicifuga è efficace nei sintomi neurovegetativi della menopausa, in particolare per le vampate di calore, ma anche per depressione, tinnito, insonnia e nervosismo. In un recente studio in doppio cieco multicentrico la somministrazione di cimicifuga ha mostrato la sua efficacia sia a livello statistico che clinico nei sintomi neurovegetativi. La cimicifuga ha mostrato la capacità di legarsi competitivamente ai recettori per l’estradiolo e di ridurre i livelli di gonadotropine in donne in menopausa. Recenti studi clinici mostrano risultati convincenti riguardo l’utilizzo terapeutico della radice di cimicifuga nei disturbi del climaterio (vampate di calore, sudorazione, disturbi del sonno, depressione). In uno studio condotto in doppio cieco, furono trattate 152 donne con disturbi menopausali con dosaggi pari a 2-4 capsule di cimicifuga al giorno. I risultati ottenuti, valutati secondo la scala di Kupperman (che analizza i sintomi di tipo neurovegetativo e psicoaffettivo, tra cui vampate di calore, disturbi del sonno, irritabilità, parestesie, artralgie, astenia, cefalea, depressione, palpitazioni, vertigini), hanno riportato un miglioramento significativo nelle donne trattate con cimicifuga, rispetto ai soggetti placebo. La somministrazione di cimicifuga è indicata per i disturbi collegati alla menopausa, come alternativa alla terapia sostitutiva o quando questa sia controindicata in base a considerazioni mediche.
AZIONE ANTINFIAMMATORIA
L'estratto di rizoma di cimicifuga ha mostrato in vitro un'effettiva azione analgesica e antinfiammatoria mediante l'inibizione delle azioni mediate dalla citochina/istamina e inibendo la produzione di 6-keto-PGF 1 alfa (agente infiammatorio) da parte dei macrofagi. La cimicifuga sembra anche possedere un'azione antireumatica, efficace nell'artrosi, dolori muscolari, nevralgie di tipo reumatico e cefalee di natura tensiva.