07-04-2016
La Mars, la multinazionale USA che produce molti dei prodotti dolciari venduti anche qui in Italia ha ammesso che tra i suoi ingredienti ci sono anche OGM. La notizia è stata diffusa dalle agenzie di stampa qualche giorno fa. Sembra che la multinazionale, produttrice tra le altre cose degli ‘M&M’s’, le barrette ‘Snickers’, e altre caramelle e cioccolate inserirà la dicitura “contiene ogm” sulle sue confezioni. Nero su bianco, seppur scritto in caratteri piccolissimi. Ad annunciarlo è stata la stessa Mars. Prima di lei, altre due grandi aziende alimentari americane hanno deciso di fare lo stesso. Ciò che ha spinto le prime multinazionali (e ben presto spingerà le altre a fare lo stesso) è una particolare legge del Vermont che richiede l’etichettatura dei prodotti alimentari geneticamente modificati a partire dal mese di luglio. Le pressioni dei consumatori e delle associazioni di tutela hanno poi fatto il resto, spingendo le aziende a rivelare ulteriori informazioni sulla presenza di ingredienti controversi.
Nei mesi scorsi era stata la General Mills’, che produce tra i cereali più consumati negli USA, e la Campbell, nota per le sue zuppe in barattolo, a dichiarare l’intenzione di cambiare l’etichettatura dei prodotti, ammettendo la presenza di organismi geneticamente modificati. Tra il 70% e l’80% degli alimenti confezionati negli Stati Uniti contiene ingredienti provenienti da colture OGM, secondo il Grocery Manufacturers Association. La legge, pur essendo circoscritta al Vermont, porterà le aziende a modificare le diciture in tutti i prodotti immessi in commercio. Come affermato dalle stesse, infatti, cambiare etichettatura per un solo Stato sarebbe un processo troppo complesso e costoso. La Mars - che ha promesso di rimuovere tutti i coloranti artificiali dai suoi prodotti - ha comunque difeso, nei giorni scorsi, una decisione che potrebbe incidere pesantemente sulle sue vendite, ribadendo il suo punto di vista sulla sicurezza per la salute degli OGM: “crediamo fermamente che siano sostanze sicure, i cibi prodotti tramite biotecnologie sono stati studiati e giudicati sani da una serie di agenzie ed enti regolatori“. Qualche settimana fa la Mars aveva già fatto parlare di sé perché costretta a ritirare dal mercato (anche quello italiano) una partita di Mars e Snickers per la possibile presenza di plastica nei prodotti.