08-04-2016
Dopo la mela, la banana è il frutto più consumato nel mondo. Forse, la ragione per cui è presente sulla tavola di tutti è la sua praticità: la banana si può mangiare ovunque, senza bisogno di coltello o di tovagliolo e inoltre è racchiusa in un “astuccio” naturale (la buccia), che protegge il frutto dalla contaminazione. Ma la banana è soprattutto il frutto più nutriente e terapeutico in assoluto. E’ particolarmente ricca di carboidrati (fino al 21%), che nel frutto non ancora maturo sono formati in maggior parte da amido. Durante la maturazione, l’amido si trasforma in zuccheri come saccarosio, glucosio e fruttosio, finchè nel frutto maturo non ne rimane che l’1%, ma se la banana è ben masticata e inumidita dalle secrezioni delle ghiandole salivari, questa quantità di amido non crea problemi di digestione. Le banane ancora un pò acerbe contengono invece notevoli quantità di amido, perciò sono più difficili da digerire e possono provocare flatulenze (gas intestinali) e dispepsia (cattiva digestione).
La banana contiene una piccola quantità di proteine (1%) e pochissimi grassi (meno dello 0,5%). E’ ricca di vitamina B6: tre banane di medie dimensioni forniscono la quantità giornaliera raccomandata di questa vitamina per un adulto. Sono ricche anche di vitamina C, B1, B2, E e di folati. La banana possiede anche una buona quantità di minerali (soprattutto potassio, magnesio e ferro). E’ uno dei frutti freschi più ricchi di potassio: infatti solo l’avocado e i datteri ne contengono di più. Per essere un frutto, la banana si distingue per le rilevanti quantità dei due tipi di fibre vegetali (solubili e insolubili). Queste fibre contribuiscono all'azione ipocolesterolemizzante, sono antispatiche e calmano l’ipermotilità intestinale. La banana contiene inoltre piccole quantità di serotonina, sostanza derivata dall'aminoacido triptofano, che svolge diverse funzioni sul sistema nervoso: dilata i vasi delle arterie, inibisce le sensazioni dolorose del midollo spinale ed è un tranquillante. Tuttavia, l’effetto che le piccole quantità di serotonina presenti nella banana possono esercitare sull'organismo è ancora in fase di studio. Le applicazioni terapeutiche della banana riguardano in particolare:
- Malattie cardiache: la banana è un frutto ottimo per chi soffre di cuore (angina pectoris, infarto, aritmie, insufficienza cardiaca) o di disturbi del sistema circolatorio (ipertensione arteriosa, arteriosclerosi), grazie alla sua eccezionale composizione:
1. Elevato contenuto di potassio e assenza di sodio.
2. Notevole presenza di vitamine del gruppo B e magnesio.
3. Abbondanza di fibre vegetali che abbassano i livelli di colesterolo.
4. Piccole quantità di serotonina dall'azione vasodilatatrice.
- Malattie intestinali: la banana, da sola o insieme alla mela, è efficace per alleviare la diarrea di bambini e adulti. Se ne consiglia l’uso, anche abbondante e come unico alimento per alcuni giorni, in caso di celiachia (cattivo assorbimento intestinale, seguito da diarrea e denutrizione, causato da allergia al glutine). Come il granoturco e il riso, la banana è un alimento ottimo per i soggetti celiaci.
- Artrite gottosa e gotta: la banana esercita sul sangue un effetto alcalinizzante, che contribuisce a neutralizzare ed eliminare l’eccesso di acido urico, responsabile dell’artrite e della gotta.
- Diete povere di sodio: quando bisogna diminuire la quantità di sodio della propria alimentazione, la banana è il frutto ideale, perché fornisce anche calorie, vitamine e altri minerali. Si consiglia in caso di cirrosi epatica, ascite (liquido sieroso nella cavità addominale), edemi di origine cardiaca o renale, nefrite, nefrosi e insufficienza renale in genere.
- Diabete: in caso di diabete, la banana si può mangiare, ma con moderazione, controllando il suo apporto di carboidrati, sotto forma di zuccheri. A differenza dello zucchero raffinato, gli zuccheri della banana si assorbono più lentamente e quindi non provocano un aumento improvviso del livello di glucosio nel sangue.
La banana si usa tradizionalmente per curare l’ulcera, perché neutralizza l’eccesso di acidità gastrica e protegge la mucosa dello stomaco. Si consiglia anche contro ogni tipo di dispepsia. Uno studio condotto in India, sostiene invece che la banana è meno efficace dei fiocchi d’avena per ridurre l’acidità gastrica in caso di ulcera e che talvolta può anche aumentare la produzione di succhi gastrici. Per questo, chi soffre di ulcera non deve mangiare troppe banane.