SE RESTI SEDUTO RISCHI LA MORTE.

11-04-2016

Rimanere seduti per più di 3 ore al giorno significa mettere inconsapevolmente in pericolo la propria vita. Secondo uno studio dell'Università di San Paolo, in Brasile, la sedentarietà ha uno stretto legame con il rischio di morte prematura. I ricercatori brasiliani, che hanno pubblicato gli esiti del loro lavoro sulla rivista American Journal of Preventive Medicine, hanno preso in esame i dati di 54 ricerche precedenti, considerando i decessi e collegandoli al tempo trascorso seduti. Secondo i calcoli, più del 60 per cento delle persone nel mondo passa più di 3 ore al giorno su una sedia o sul divano, una pessima abitudine che ha prodotto dal 2002 al 2011 circa 433.000 decessi. «Ridurre del 50% la sedentarietà, alternandola a una posizione eretta o con una moderata attività fisica, potrebbe far scendere il rischio per tutte le cause di mortalità del 2,3%», spiegano gli scienziati. «Per ora questi sono i dati migliori che abbiamo - sottolinea Leandro Rezende, autore principale della ricerca - ma non sappiamo se la relazione tra sedentarietà e decessi è causale. Ci sono però semplici azioni che possiamo fare per prevenire le conseguenze di una prolungata sedentarietà: alzarsi dal proprio posto di lavoro e andare a bere qualcosa invece, ad esempio, di mantenere la bottiglia d'acqua sulla scrivania. O semplicemente alzarsi di tanto in tanto e passare del tempo in piedi che, da solo, aumenta il dispendio energetico».
La tua sedia ti sta uccidendo è peraltro il minaccioso titolo del libro pubblicato da un endocrinologo americano, James Levine, che ha raccolto una serie di consigli indirizzati ai più anziani allo scopo di mantenerli in salute anche nella terza età. La chiave di tutto, secondo il medico americano, sta nell'alzarsi dalla sedia per 10 minuti ogni ora per evitare quella che negli Stati Uniti è già stata definita Sitting Disease, la malattia dello stare seduti. Questa condizione è stata collegata a 34 diverse patologie, dal diabete al cancro, dall'ictus al declino cognitivo e ai tanti tipi di cardiopatia. Tutta la popolazione adulta, in realtà, dovrebbe prendere buon esempio dal consiglio del dott. Levine, ma senza dubbio gli anziani rappresentano la categoria più a rischio in tal senso. Spiega il dott. Levine: "fare attività fisica 30 minuti al giorno va bene, ma non può certo contrastare gli effetti negativi dello stare seduti tutto il giorno. Ciò che bisogna fare è alzarsi dalla sedia, dalla poltrona o dal sofà almeno dieci minuti ogni ora e muoversi. Questo è particolarmente importante per i pensionati che vogliono vivere una esistenza piena dopo una vita di lavoro". Altri consigli fondamentali riguardano le brevi camminate a intervalli di mezz'ora o al massimo un'ora, curare il proprio giardino, piegare la biancheria stando in piedi, pedalare sulla cyclette guardando la televisione, fare shopping e parlare al telefono passeggiando per casa.

 

http://www.ajpmonline.org/article/S0749-3797(16)00048-9/abstract

http://www.eurekalert.org/pub_releases/2016-03/ehs-pds032316.php

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