SONO STATE VERAMENTE LE VACCINAZIONI A SALVARCI?

20-04-2014

Le vaccinazioni in verità non hanno diminuito la % di morte per malattie infettive e non hanno neppure accelerato la curva di discesa delle stesse. In America per esempio (ove le vaccinazioni sono obbligatorie) le epidemie colpiscono il 100% delle persone vaccinate, mentre al contrario, non vi fu più epidemia di Morbillo tra i soggetti non vaccinati appartenenti ad una comunità religiosa tra il 1970 ed il 1988. In Svezia non vaccinano più i bambini contro la Pertosse perchè il vaccino è stato riconosciuto come molto pericoloso ed inefficace, sia dalla loro comunità scientifica, sia dai loro più sensibili uomini di governo. Vi sono infine alcune forme atipiche di Morbillo, che compaiono in soggetti comunque vaccinati, che spostano l’infezione virale verso organi vitali e questo accade nel 50% dei soggetti vaccinati con il 12-15% di mortalità.

POLIO: QUELLO CHE NON E’ STATO MAI DETTO

La Poliomielite, è ben documentato, è stata provocata dalle vaccinazioni. Il virus della Polio è generalmente innocuo, vale a dire che un sistema immunitario in ordine, consente una buona risposta difensiva. Infatti un primo caso di Polio di cui si ha memoria, pur essendo già presente il virus sul Pianeta, fu nel 1887; e tutte le epidemie successive, sono state intensificate dopo le vaccinazioni (strano!! non è vero?). Negli anni '50 ci fu una diminuzione spontanea di casi di Polio ed introducendo il vaccino (obbligatorio) si manifestarono invece molti più casi di meningite virale, paralisi cerebrale e sindrome di Guillain Barrè. Molti vaccini antipolio contaminati, furono somministrati a milioni di bambini in tutto il mondo, nei primi anni '60 e contenevano virus di scimmia, SV40 che si sa essere causa di cancro negli animali e di mutazioni cellulari nei tessuti umani in cultura.

LE VACCINAZIONI CI PROTEGGONO O CI UCCIDONO?

E’ noto che le vaccinazioni indeboliscono il sistema immunitario trasmesso per via placentare alla nascita; e queste vaccinazioni polivalenti, compresa quella per Epatite B, hanno trasformato innocue malattie infantili in serie e gravi affezioni morbose, tra la popolazione dei vaccinati. La pertosse aveva avuto un declino in America, sino a quando la vaccinazione fu resa obbligatoria nel 1978 ed ha avuto un incremento tale da essere oggi triplicata. Nel 1975, il Giappone cessò di vaccinare i bambini sotto i due anni e subito passò dal 17esimo posto, ad essere uno dei paesi nel mondo in cui vi era la più bassa percentuale di mortalità infantile. Ma, purtroppo, questa buona classificazione, si è invertita dal 1988 in poi, anno in cui fu deciso di vaccinare i bambini nei primi tre mesi di vita. Uno scienziato, il Dr. Viera Scheibner, attraverso l’uso di uno speciale monitor per valutare le incipienti improvvise morti neonatali, trovò un'alta % di “morti nel sonno” di neonati che erano stati vaccinati ed è bene sapere che governi quali per esempio, l’America e Giappone sono costretti a rifondere Milioni di dollari sia per ferite da incidenti stradali, sia per le morti neonatali nel sonno. L’immunodeficienza, oggi così largamente diffusa, può dipendere anche dalla compromissione del sistema immunitario indotta dai vaccini. E’ interessante sapere che in Australia, gli allevatori di cani non usano più vaccini perchè interferiscono con l’immunità e la fertilità.

COSA DIRE DELL'USO DEL VACCINO ANTI-EPATITE B?

Questo vaccino, se somministrato intorno ai 6 anni di vita, può causare difficoltà respiratorie molto simili alla pertosse e malattie autoimmunitarie (artrite reumatoide) o croniche. E non dobbiamo considerare strana l’ipotesi di alcuni ricercatori, che le vaccinazioni possano in qualche modo essere chiamate in causa per predisporre l’organismo all'infezione da Epatite B e sue conseguenze, invalidando, come dimostrato, il sistema immunitario. E’ opportuno comunque ricordare che è pericoloso vaccinare quando:

1. sia stata vista una precedente reazione ad un vaccino, anche se minima;
2. se si è a conoscenza di un'alterazione qualsiasi del sistema immunitario;
3. se vi è un qualsiasi stato di debilitazione fisica o se siano presenti raffreddore o influenza.

CHE COSA CONTENGONO I VACCINI?

I vaccini contengono batteri o virus vivi (con virulenza attenuata) o morti; contengono un illimitato non conosciuto numero di virus da animali (si sa infatti che le colture sono spesso allestite su organi di animali) e solo pochi virus conosciuti vengono testati. Contengono inoltre endotossine batteriche, tossine ad alto livello, antibiotici, proteine eterologhe, materiale genetico e tessuti provenienti da uova di pollo, da reni di cani o di scimmie, da cervello di coniglio, da mucche, da maiali e da feti umani abortiti. Contengono inoltre mercurio, formaldeide, alluminio in percentuale dello 0,25% per ogni dose vaccinica ed è ben nota la loro tossicità.

ALCUNE REAZIONI ED EFFETTI DA VACCINAZIONE.

- danni cerebrali, paralisi, meningiti, encefaliti;
- shock, febbre alta, diarrea, mal di testa;
- vomito, crisi respiratorie, irritabilità e crisi di pianto continuo;
- crisi violente con urla, sonno eccessivo, otiti, morte nel sonno.

EFFETTI COLLATERALI A LUNGO TERMINE BEN DOCUMENTATI

Tali effetti sono generalmente ritardati ed il loro sviluppo è insidioso ma sono collegati alle vaccinazioni. Essi possono essere frequenti (asma, infezioni ricorrenti), meno frequenti (autismo) e rari (lupus).
In dettaglio:

- Debolezza immunitaria, asma, allergie, eczemi e vasculopatie.
- Alterazioni del comportamento, difficoltà di apprendimento e paralisi.
- Tonsilliti frequenti, otiti, reumatismo articolare.
- Sordità, cecità.
- Morbo di Crohn, leucemia, cancro, sclerosi multipla, sindrome da fatica cronica, lupus.
- Problemi psichiatrici, autismo, ritardo mentale, epilessia, parkinsonismo, sindrome di Guillan-Barrè.
- Insufficienza epatica, renale e cardiaca.

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