22-04-2016
Un team di ricercatori americani ha trovato un altro buon motivo per non mangiare in un fast food. I contenitori utilizzati dagli inservienti per confezionare hamburger e patatine fritte avrebbero un effetto nocivo sulla salute degli acquirenti. Stando ai dati della ricerca condotta dal Milken Institute School of Public Health, attraverso le confezioni da asporto le persone vengono esposte a livelli elevati di sostanze chimiche potenzialmente dannose. I principali imputati per la salute sono gli ftalati, sostanze utilizzate per ammorbidire e aumentare la flessibilità della plastica. Si tratta di composti vietati per la fabbricazione di giocattoli e prodotti per bambini proprio a causa dei loro effetti potenzialmente tossici. Gli ftalati, infatti, interferiscono con gli ormoni e sembrano coinvolti nell'insorgenza di diverse malattie, fra cui l'asma.
Lo studio, pubblicato su Environmental Health Perspectives, ha esaminato i dati di 8.877 soggetti che hanno risposto a una serie di domande sulla propria alimentazione, fra cui il consumo di cibi nei fast food. I partecipanti si sono poi sottoposti a un esame delle urine, in particolare alla ricerca nel liquido di due ftalati specifici: DEHP e DINP. Gli scienziati americani hanno così scoperto che chi ha consumato una quantità maggiore di cibo da fast food ha subìto anche una maggiore esposizione agli ftalati. Nello specifico, il livello di DEHP nel campione di urina era superiore del 23,8 per cento, mentre quello di DINP addirittura del 40 per cento.
http://www.eurekalert.org/pub_releases/2016-04/gwum-ffm040616.php
https://www.sciencedaily.com/releases/2016/04/160413083833.htm