SHIITAKE E MAITAKE: DUE FUNGHI IMMUNOSTIMOLANTI.

03-05-2016

Shiitake (Lentinus edodes) e maitake (Grifola frondosa) sono funghi commestibili molto apprezzati per la loro versatilità, sia nella cucina cinese che in quella giapponese. Questi funghi rappresentano un’ottima fonte di potassio, vitamine del gruppo B (in particolare niacina e riboflavina) e fibre, oltre che di minerali traccia come selenio e zinco. I principi attivi più interessanti sono i beta-glucani, polisaccaridi con importanti attività salutistiche, di cui è ricca la parete cellulare dei funghi. I dati più recenti indicano questi composti quali potenti immunomodulatori con effetti sia sull'immunità innata che su quella acquisita. La capacità dell’immunità innata di riconoscere e rispondere agli invasori patogeni è indispensabile per il controllo delle infezioni, mentre l’acquisita permette di conservare memoria dell’agente patogeno. L’associazione nutraceutica di shiitake e maitake favorisce effetti tonici e adattogeni, particolarmente utili a livello immunitario, i cui estratti sono consigliati come immunostimolanti per i pazienti con HIV o cancro. I beta-glucani contenuti in ambedue i funghi aiutano la regolarizzazione di pressione sanguigna, metabolismo degli zuccheri e colesterolo.

IMMUNITA’ E TUMORI

Il lentinano (1,3 beta-D-glucano), polisaccaride isolato nello shiitake, è un composto che ha mostrato effetti anticancro in cellule di cancro al colon, dovuti presumibilmente alla sua capacità di sopprimere l’enzima citocromo P450 1A, che metabolizza i procarcinogeni nelle forme attive. Il lentinano svolge attività antifungina, inibisce la proliferazione di cellule leucemiche e sopprime l’attività del virus dell’immunodeficienza umana. Studi condotti con estratto di shiitake hanno mostrato proprietà antiproliferative, immunostimolanti, epatoprotettive, antimutageniche e anticarie in vitro e in vivo. Il maitake è considerato un efficace tonico e adattogeno, con un’azione a livello immunitario e metabolico. L’alto contenuto in beta-glucani spiega i rilevanti effetti immunologici, osservati in particolare nelle neoplasie, sia per l’azione stimolante dei macrofagi che per quella citotossica sulle cellule neoplastiche. Il fungo è ampiamente utilizzato nella prevenzione per il suo effetto antimetastatico. Il principio attivo più interessante dal punto di vista farmacologico per questa attività è la frazione D, costituita dal beta-1.6-glucano, polisaccaride ad attività spiccatamente antitumorale. Il maitake ha mostrato di aumentare il midollo osseo, ridurre la tossicità della dossorubicina in vitro e di inibire la metastasi tumorale. In uno studio clinico sono stati osservati la regressione del tumore o un significativo miglioramento dei sintomi con l’utilizzo di estratto di maitake. In un altro studio su pazienti in postmenopausa con cancro al seno, la somministrazione orale di estratto di maitake ha mostrato effetti immunostimolanti e immunoinibitori. Sono in corso studi per testare gli effetti anticancro e la sua tossicità nell’uomo. Si ritiene che il maitake eserciti i suoi effetti attraverso la capacità di attivare numerosi effettori come i macrofagi, le cellule NK e T, ma anche l’interleuchina-1.

PARAMETRI LIPIDICI E IPERTENSIONE

In recenti studi la somministrazione di maitake ha mostrato di ostacolare l’accumulo lipidico a livello epatico e viscerale. Lo shiitake ha mostrato effetti di riduzione del colesterolo piuttosto rilevanti. Studi in vivo, ma anche clinici, indicano la capacità di limitare l’aumento del peso corporeo, indicata in caso di sovrappeso e obesità. I beta-glucani hanno mostrato in numerosi studi di ridurre la pressione del sangue. In topi geneticamente modificati con ipertensione spontanea, una dieta contenente 5% shiitake o maitake ha provocato la riduzione media della pressione del sangue. In modelli animali il maitake ha mostrato anche effetti antipertensivi, attribuiti alla frazione polisaccaridica ES.

REGOLAZIONE GLICEMICA

Per la sua azione ipoglicemizzante e antipertensiva, il maitake può essere utile nel diabete di tipo II. La frazione SX dei betaglucani svolge attività di regolazione dei livelli di glicemia. Sono disponibili dati sulla capacità del maitake di regolare i livelli della glicemia, azione efficace per iperglicemia e ipoglicemia, che causa anche riduzione del desiderio di dolci. Il meccanismo d'azione consiste nella capacità del fungo di attivare i recettori cellulari per l'insulina. L'attività non è legata all'assorbimento di glucosio, ma al metabolismo del glucosio dopo il suo assorbimento.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2704234/

http://europepmc.org/abstract/MED/11349892

http://europepmc.org/abstract/MED/7820117

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