16-05-2016
- Vitamina A: associata all'alcol ne esalta la tossicità a livello epatico. Invece, assunta in concomitanza con una cura di antibiotici (tetracicline) può aumentare l’ipertensione endocranica provocando forti cefalee.
- Vitamina C: in dosi eccessive interferisce con l’assorbimento di farmaci antipsicotici, causando la ricomparsa dei sintomi.
- Vitamina D: se assunta da un cardiopatico sottoposto a terapia digitalica, può aumentare l’effetto del farmaco e causare aritmie.
- Vitamina E: può aumentare gli effetti dei farmaci anticoagulanti.
- Vitamina K: può alterare gli effetti dei farmaci anticoagulanti.
- Calcio, ferro, magnesio e zinco: in associazione con una terapia antibiotica (tetracicline) possono ridurne l’efficacia.
- Aglio: associato ad anticoagulanti aumenta il rischio di emorragia. Mentre insieme ad alcuni antinfiammatori (non steroidei) accentua la possibilità di lesioni alla mucosa gastrica.
- Altea: interagisce con gli ipoglicemizzanti. Può ridurre l’assorbimento di tutte le medicine.
- Achillea millefoglie: interagisce con gli anticoagulanti e antipertensivi.
- Anice: interagisce con i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), cortisone, terapie ormonali e farmaci fotosensibilizzanti.
- Angelica: interagisce con i FANS, cortisone, anticoagulanti, farmaci fotosensibilizzanti.
- Bardana: ipoglicemizzanti.
- Betulla: barbiturici, diuretici, ipotensivi, antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti, farmaci gastrolesivi (per esempio, antinfiammatori non steroidei).
- Biancospino: assunto in contemporanea con farmaci a base di digitale ha un duplice effetto: ne aumenta eccessivamente l’azione e gli effetti indesiderati.
- Cardo mariano: acido acetilsalicilico (aspirina).
- Centella asiatica: interazione biologica con benzodiazepine e, in generale, psicofarmaci e ipoglicemizzanti.
- Eleuterococco: barbiturici, insulina e digitale.
- Eucalipto: barbiturici, ipoglicemizzanti orali.
- Fucus vesiculosus: interazione biologica con farmaci a base di litio.
- Genziana: FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).
- Ginseng: abbinato a terapie contro l’ipertensione ne diminuisce l’efficacia. Combinato con terapie antidiabetiche ne altera per eccesso gli effetti.
- Ginkgo biloba: associato all’uso di anticoagulanti (warfarin) o di aspirina accresce il rischio di emorragia. Evitare l’assunzione contemporaneamente ad antidepressivi I-MAO e tiazidici.
- Iperico: evitare l’assunzione con antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina, aloperidolo, paroxetina, trazodone, sertralina, nefazodone, anticoagulanti orali, ciclosporina, estroprogestinici (pillola contraccettiva), digitale, teofillina).
- Ippocastano: evitare con antiaggreganti e anticoagulanti.
- Malva: può ridurre l’assorbimento di diversi farmaci assunti oralmente.
- Melissa: può aumentare l’effetto sedativo dei sonniferi.
- Ortica: interazione biologica con diuretici, ipoglicemizzanti, sedativi del sistema nervoso centrale, farmaci ipotensivi.
- Partenio: da evitare con antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti orali e FANS.
- Passiflora: da evitare con barbiturici, sedativi e antidepressivi I-MAO.
- Salice bianco: ha gli stessi principi attivi dell’aspirina e, se preso insieme, più che accentuarne l’efficacia, aumenta il rischio di lesioni alla mucosa gastrica.
- Serenoa repens: interazione biologica con terapie ormonali (non ci sono, però, dati certi in proposito).
- Valeriana: interazione farmacologica con barbiturici, benzodiazepine e antistaminici.
- Yohimbee: da evitare con antidepressivi triciclici, fenotiazina, clorpromazina, clonidina, tiroxina, sinefrina, efedrina e naloxone.