29-05-2016
Si sa che noi italiani siamo affezionati all'olio extravergine d'oliva: ci piace, lo gustiamo come un alimento prezioso. Da un pò di tempo a questa parte, sappiamo anche che fa bene. Alcuni importanti studi hanno collegato l'uso di questo prodotto alla minore incidenza di alcuni tipi di tumore, soprattutto gastrointestinali e al seno. Adesso giunge da Napoli, dal Dipartimento di medicina sperimentale dell'Università Federico II, uno studio realizzato con i criteri della più impeccabile ricerca epidemiologica, che apre nuove frontiere sul trattamento dell'ipertensione arteriosa. I ricercatori, per esseri certi del valore curativo dell'olio extravergine d'oliva lo hanno paragonato a un altro olio, anch'esso apprezzato soprattutto nelle diete naturali, l'olio di girasole.
Per lo studio sono state selezionate 23 persone (maschi e femmine), con una pressione arteriosa tenuta sotto controllo dall'uso regolare di farmaci. Sono state divise in due gruppi sottoposti alla stessa dieta povera di grassi saturi con un'unica differenza: un gruppo doveva usare solo olio extravergine d'oliva (quattro cucchiai al giorno per i maschi e tre per le femmine) e l'altro solo olio di girasole per 6 mesi. Poi, per i successivi sei mesi, i due gruppi si sono scambiati le parti: chi aveva usato l'olio d'oliva usava il girasole e viceversa. I risultati sono stati netti:dopo aver usato l'olio extravergine d'oliva le persone hanno potuto tenere sotto controllo la pressione arteriosa riducendo i farmaci quasi della metà, mentre nel gruppo "girasole" la riduzione è stata modesta (- 4%). Ma c'è di più: mentre durante la "dieta girasole" nessuno ha potuto sospendere i farmaci, durante la "dieta oliva" un terzo del gruppo ha potuto fare a meno dei farmaci.