15-06-2016
La colazione sarebbe sopravvalutata e non sarebbe così indispensabile come si pensa. A sostenere questa ipotesi, contraria alla maggior parte di quelle in merito all'importanza del primo pasto della giornata, è Aaron E. Carrol che sul New York Times, spiega come le ricerche siano di solito influenzate dalle opinioni di chi le conduce, mettendo anche in risalto diverse inesattezze. Perché uno studio simile possa ritenersi davvero valido, si legge nell'articolo, ci sono dei presupposti imprescindibili: il campione di volontari deve essere sicuro e affidabile; ognuno di loro, inoltre, deve essere seguito costantemente e deve rispettare le indicazioni ricevute durante la preparazione dell’esperimento, per il quale spesso sono necessari diversi mesi. Secondo Carroll, i ricercatori che hanno condotto in questo modo i loro studi sono arrivati alla conclusione che fare colazione non è necessario.
Nel 2014, ad esempio, in uno studio si cercò di far consumare la colazione a un campione di persone che in genere la evitava. Al confronto con un altro gruppo abituato invece a farla, e a cui venne chiesto di saltarla, non si riscontrarono differenze significative dal punto di vista della perdita di peso. E ancora più evidenti furono i risultati di un’altra ricerca simile del 1992: i volontari di entrambi i gruppi persero peso, probabilmente a causa del cambiamento di abitudini alimentari e quindi per aver modificato il proprio metabolismo. E’ opinione di Carrol che un altro motivo per cui le ricerche tendono a sottolineare l’importanza della colazione, sta nel fatto che spesso siano finanziate dalle grandi aziende che vendono prodotti appositi: basti pensare alla Kellogg’s, le cui ricerche sono giunte alla conclusione che il consumo di cereali faccia dimagrire.
In definitiva, dopo aver letto l’articolo di Carrol viene spontaneo chiedersi: colazione sì o colazione no, per mantenere la linea e sentirsi in forma? E se Carrol fosse semplicemente un “non amante” del primo pasto della giornata e avesse trovato solo le prove a carico della sua convinzione? Energia e vitalità sono indispensabili per affrontare qualsiasi giornata, e senza “carburante” come faremmo a svolgere le mansioni che ci attendono, che siano esse di studio o di lavoro? E queste non sono considerazione frutto di ricerche scientifiche, ma semplicemente esigenze fisiche e naturali che alcuni hanno e altri, evidentemente, no.
http://www.nytimes.com/2016/05/24/upshot/sorry-theres-nothing-magical-about-breakfast.html?_r=1