15-06-2016
Il cadmio fa parte dei metalli pesanti ed è tra i più inquinanti insieme a piombo e mercurio. Secondo uno studio condotto alla Johns Hopkins University School of Medicine elevati livelli di cadmio nell’organismo può favorire l’insorgenza di malattie del fegato e esporre ad un maggiore rischio di morte. Vediamo insieme perché. Il cadmio è un metallo altamente tossico (più del mercurio e del piombo) e fino a qualche anno fa (prima del divieto da parte dell’Unione Europea a maggio del 2011) veniva utilizzato per gli articoli di gioielleria, i prodotti di plastica, la produzione di pile ecc. È presente nell'ambiente nel fumo di sigaretta, nei prodotti cosmetici e nelle zone inquinate come quelle in prossimità delle fabbriche di zinco. Il cadmio, inoltre si trova nell’acqua (in particolare in quella dolce, soprattutto se acida) e negli alimenti raffinati come la farina, il riso e lo zucchero bianco.
Il fegato e i reni sono gli organi in cui il cadmio si deposita. In circostanze normali questo metallo pesante non rappresenta un problema, tuttavia quando si viene a creare uno squilibrio, ad esempio una carenza di zinco, l’organismo può reagire accumulando il cadmio al suo posto e se l’assunzione giornaliera supera un certo livello (oltre i 13-24 microgrammi) si va incontro ad un'intossicazione. Spesso si tratta di un processo impercettibile, ma i danni nel tempo si vedono: problemi renali, ipertensione, arteriosclerosi e secondo gli esperti della Johns Hopkins University School of Medicine anche steatosi epatica e steatoepatite (non alcoliche). A detta del dottor Hyder, coordinatore dello studio che ha preso in esame i dati relativi ai 12.732 partecipanti al National Health and Nutrition Examination Survey, sebbene l’esposizione professionale al cadmio sia diminuita, l’esposizione ambientale continua ad essere presente ed è un problema da affrontare. Come ha dichiarato l’esperto: "Conosciamo già i rischi per la salute dei metalli pesanti come il piombo, l’arsenico e il mercurio, ma non sappiamo molto di quello che il cadmio fa al corpo". Per prevenire l’intossicazione da cadmio è bene integrare l’alimentazione con lo zinco (qualora risulti carente) il selenio e gli alginati (si trovano nelle alghe).
http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs11605-013-2210-9