CONOSCERE IL RISCHIO D'INFARTO ATTRAVERSO LE ANALISI DEL SANGUE.

19-06-2016

L'omocisteina è un aminoacido che circola nel sangue, ma presenta la caratteristica di non formare parte di alcuna proteina. Recenti ricerche hanno rivelato che più elevato è il livello di omocisteina nel sangue, maggiore è il rischio di soffrire di un infarto del miocardio o di una malattia vascolare cerebrale (apoplessia, trombosi cerebrale o ictus). Un'analisi del sangue permette di determinare il livello di omocisteina e sapere così se esiste un rischio d'infarto. Il valore normale è di 10 micromoli di omocisteina per litro di sangue. A partire da 14 o 15 micromoli per litro, il rischio di affezione cardiovascolare aumenta notevolmente.

I FOLATI RIDUCONO IL LIVELLO DI OMOCISTEINA

E' scientificamente dimostrato che una carenza di folati, anche lieve, nel sangue provoca un aumento del livello di omocisteina e aumenta il rischio di infarto e di apoplessia. I folati o l'acido folico presi come integratori possono abbassare il livello di omocisteina e ridurre così il rischio d'infarto. La dose giornaliera consigliata di acido folico è di 400-800 microgrammi. Anche gli alimenti ricchi di folati o di acido folico sono efficaci per abbassare il livello di omocisteina e ridurre il rischio di affezioni cardiovascolari:

- I legumi sono ricchi di folati: 100 g ne apportano più di 400 mg.

- Anche le verdure, le alghe e la frutta secca oleaginosa sono una notevole fonte di folati: 100 g ne contengono da 60 mg a 200 mg.

- La carne, il pesce, il latte e le uova contengono pochi folati: meno di 50 mg in 100 g di prodotto.

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