21-06-2016
Con il termine cartilagine ci si riferisce al tessuto connettivo specializzato che agisce come una sorta di cuscino tra le ossa, proteggendole durante il movimento. Purtroppo, col passare degli anni, può andare incontro a una sorta di deterioramento, assottigliandosi e non assolvendo più la sua funzione. Quando danneggiata, la cartilagine ha scarse capacità di rigenerarsi. La sua riparazione avviene mediante la formazione di tessuto connettivo, le cui cellule possono in seguito trasformarsi in cellule cartilaginee, ma non è un processo così scontato o automatico come lo è, ad esempio, il rimarginarsi di una ferita. L’assottigliamento di questo tessuto connettivo lascia scoperte le ossa che, a seguito del normale movimento, iniziano a sfregare tra di loro e a far male. Il consumo della cartilagine può riguardare soprattutto le ginocchia e le anche. Ciò che in genere i medici consigliano di fare in questa situazione è ricorrere a degli antidolorifici e cercare di favorire la rigenerazione del tessuto attraverso alcuni integratori. Nei casi peggiori, si ricorre all’intervento e all’inserimento di una protesi che, in sostituzione del tessuto consumato, dovrebbe consentire una migliore mobilità degli arti e un minor fastidio.
Come ho appena detto, tra le terapie segnate dai medici c’è la prescrizione di integratori che possono favorire la rigenerazione della cartilagine. La crescita di questo tessuto, o semplicemente il rallentamento del suo deterioramento, può essere favorita da alcune sostanze presenti anche nei più comuni alimenti. Uno degli aminoacidi più importanti a cui è attribuita una rapida rigenerazione della cartilagine è la lisina, che si incarica di assorbire il calcio e produrre collagene per la riparazione del tessuto danneggiato. La lisina è contenuta in diversi alimenti, tra cui:
- Uova.
- Carne (manzo, pollo e tacchino).
- Baccalà, Merluzzo, Sardine.
- Fagioli.
- Frutta secca.
- Albicocche, Pere e Mele.
Ma non è solo la lisina la sostanza importante per la rigenerazione della cartilagine. Molto importante, infatti, è il contributo dato dalla vitamina C, in grado non solo di aumentare le difese immunitarie dell’organismo e di contrastare l’azione dei radicali liberi, ma anche di sostenere la produzione di collagene. Tra i cibi più ricchi di vitamina C abbiamo il kiwi, le arance, le fragole, il limone, il pompelmo, ma anche broccoli e cavoli. La rigenerazione della cartilagine è stimolata anche da curcumina e resveratrolo. E a proposito di resveratrolo, una ricerca condotta dagli scienziati della Texas Woman’s University (TWU) e presentata all’Experimental Biology di San Diego ha dimostrato che i volontari a cui veniva somministrata una dieta arricchita con uva presentavano un miglioramento del metabolismo della cartilagine, determinato da un elevato fattore di crescita (IGF-1) rispetto ai soggetti trattati con placebo. Cosa non osservata però nelle donne.