04-07-2016
Nuovi nessi tra calvizie precoce e cancro alla prostata: l’uomo che ne soffre dovrà preoccuparsi di qualcos’altro oltre che della sua ferita vanità. La potenziale correlazione tra calvizie e aumentato rischio di cancro alla prostata è da tempo al centro dell’attenzione dei ricercatori che, finora, sono giunti a conclusioni discordanti. Uno studio recente condotto sugli afroamericani, che hanno due volte più probabilità di morire di cancro alla prostata, tuttavia, va a supportare i risultati di un precedente studio su soggetti caucasici. Pubblicata su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, la ricerca ha coinvolto 318 uomini con carcinoma della prostata e 219 individui pressochè coetanei, già oggetto dello studio Study of Clinical Outcomes, Risk and Ethnicity (SCORE) tra il 1998 e il 2010.
Le domande riguardavano una diagnosi di cancro alla prostata e il tipo specifico di perdita di capelli a 30 anni: nessuna, calvizie frontale o calvizie apicale. Nel complesso, gli uomini con ogni tipo di calvizie avevano un rischio 69% maggiore di cancro alla prostata, e giovani uomini con calvizie frontale avevano 6 volte più possibilità di diagnosi di un cancro della prostata a 60 anni. La calvizie frontale è associata al più elevato rischio: è questa la sostanziale novità rispetto alle evidenze precedenti . Massima allerta dunque sui livelli ormonali, responsabili di entrambi i fenomeni, uno di questi, a titolo di esempio, il diidrotestosterone (DHT). I risultati così drammatici sugli afroamericani suggerirebbe un nesso squisitamente genetico e razziale ma in attesa di ulteriori studi a conferma di questi risultati, questo nuovo elemento sarà prezioso nella campagna di prevenzione.