18-07-2016
Chi usa i protettori gastrici ha un rischio nettamente più elevato, rispetto a chi non li prende, di sviluppare i segni progressivi della demenza. I loro principi attivi finiscono in -zolo. La relazione tra l’uso di questi prodotti e il declino cognitivo erano già emersi negli anni passati, ma un lavoro, pubblicato su JAMA Neurology nell’aprile del 2016, riporta una ricerca effettuata su un elevatissimo numero di persone. L’analisi delle condizioni cliniche e la verifica di tutti i farmaci prescritti e utilizzati hanno confermato che l’assunzione di gastro protettori ha aumentato il rischio di ammalarsi di demenza senile di circa una volta e mezza. Si tenga presente che in Italia i protettori gastrici sono tra i farmaci più prescritti e sono spesso affiancati “comunque” alla terapia degli anziani. In Italia il 20% delle persone di età compresa fra 75 e 84 anni manifesta fenomeni di declino cognitivo anche severo.
I risultati di questa ricerca indicano che l’uso degli IPP (Inibitori di Pompa Protonica o Protettori gastrici) potrebbero portare questa percentuale al 30%. Potrebbe dipendere da un cattivo assorbimento della vitamina B12, effetto già documentato, oppure da un malassorbimento del magnesio. Durante l’assunzione di protettori gastrici gli enzimi funzionano male, favorendo la comparsa di macromolecole antigenicamente attive che stimolano la produzione di citochine infiammatorie e di eventuali allergie. Molti sono gli effetti collaterali legati al mancato assorbimento intestinale. Benchè utilissimi per il trattamento acuto di alcuni disturbi, spesso sono prescritti scorrettamente per lunghi periodi. Purtroppo si tratta di un tipo di prescrizione che sta vedendo un rapido aumento anche nei bambini. Talvolta vengono prescritti per trattare dei problemi di sospetto “reflusso” che sappiamo essere spesso una falsa interpretazione di allergia alimentare. L’improprio uso dei protettori gastrici può causare la demenza senile.