24-07-2016
Nel pensiero popolare, contestare il collegamento del sodio all’ipertensione arteriosa è equivalente a chiedersi se la terra è rotonda. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che il sale non fa salire la pressione sanguigna in tutte le persone, ma solo in quelle che sono “sale sensibili”. Solo il 10 per cento della popolazione è sensibile al sale, secondo i biomarcatori del professor William Evans e il dottor Irwin H. Rosenberg. Certo, molto più del 10 per cento di noi soffre di ipertensione, il che significa che se questi esperti affermano teorie corrette, l’assunzione di sale non può essere l’unico fattore che contribuisce all’alta pressione sanguigna. Secondo il libro di Gayle Reichler, Benessere attivo, solo la metà delle persone con ipertensione arteriosa, ha la pressione alta a causa dell’assunzione di sale. Gli scienziati sono ancora incerti sul perché i corpi di alcune persone rispondono al sale più drasticamente di altri, tuttavia, la maggior parte delle teorie si concentrano sull’interazione di sodio con potassio, magnesio e calcio. In effetti, alcuni esperti ritengono che questi nutrienti svolgono più di un ruolo sulla sensibilità al sale. Carenze di questi minerali complementari, possono in realtà, essere la causa di ipertensione.
“E’ altrettanto probabile che la causa sia la carenza di potassio, calcio e magnesio”, sottolinea Alice Feinstein in Guarire con le vitamine. Molti esperti concordano sul fatto che si farebbe bene a consumare sodio in equilibrio con il potassio, per mantenere sana la pressione del sangue, ma sono ancora incerti su come questo meccanismo funziona. Alcuni esperti ritengono che il potassio abbassa la pressione sanguigna rilassando i vasi sanguigni piccoli, mentre altri pensano che funziona aiutando il corpo ad espellere l’eccesso di sodio e acqua. Un’altra interessante teoria afferma che queste persone in realtà hanno l’ipertensione a causa di carenza di calcio, piuttosto che di un eccesso di sodio. Tuttavia, come spiega Jean Carper in Cibo: la medicina miracolo: “Una teoria è che tali individui trattengono l’acqua quando mangiano troppo sodio e che il calcio agisce come un diuretico naturale per aiutare i reni nel rilascio di sodio e acqua, riducendo così la pressione sanguigna. Un’altra, spiegazione più complessa è che il calcio funziona impedendo il rilascio dell’ormone paratiroideo che può aumentare la pressione sanguigna“. Un semplice test per stabilire se si ha un basso livello dell’enzima renina, vi mostrerà se siete sensibili al sale, secondo Reichler. Naturalmente, un modo ancora più semplice è quello di ridurre l’apporto di sodio per alcuni mesi - sotto la guida di un esperto - e vedere se la pressione del sangue scende. Se i numeri vanno giù, allora siete sensibili al sale, altrimenti è necessario adottare misure supplementari per capire la causa della vostra ipertensione.