31-07-2016
INSONNIA E DISTURBI DEL SONNO
La melatonina, tra gli induttori del sonno disponibili, è uno tra i più efficaci e sicuri; la sua azione, infatti si manifesta nel 90% dei soggetti dopo mezz’ora dall’assunzione. Il sonno provocato dalla melatonina risulta più naturale e ristoratore, favorendo un risveglio pieno di forza e vitalità. L’organismo umano è regolato da un orologio interno che disciplina la secrezione di ormoni in momenti diversi, per controllare le funzioni corporee. Questo bioritmo naturale delle secrezioni ormonali è chiamato “ritmo circadiano”. La melatonina svolge un ruolo primario nel sincronizzare la secrezione degli ormoni e il ciclo sonno-veglia. Disturbi del sistema circadiano (equilibrio metabolico relativo alle 24 ore) possono anche derivare dall’esposizione notturna a luce artificiale intensa, da turni lavorativi notturni e da turni di lavoro a rotazione. Alcuni studi mostrano che nelle persone anziane (che presentano bassi livelli di melatonina), la somministrazione di 2 mg per notte di questa sostanza produce benefici effetti in termini di qualità del sonno, dopo tre settimane di trattamento.
SINDROME DA JET LAG
Numerosi studi in doppio cieco hanno dimostrato che la melatonina è molto efficace nella sindrome da jet lag. La desincronizzazione tra i ritmi endogeni dell’organismo e quelli dell’ambiente esterno, può portare a disturbi quali affaticamento, insonnia o risveglio mattutino precoce, cefalea, irritabilità, stipsi e una sensazione di malessere generale, sintomi tipici che si possono verificare dopo lunghi viaggi transcontinentali. Si consiglia l’assunzione di melatonina il giorno della partenza, all’orario corrispondente al momento di coricarsi del luogo di destinazione, continuando l’assunzione per 3-4 giorni.
SBALZI D’UMORE
La melatonina può essere utile anche in caso di depressione. Alcuni studi in doppio cieco indicano che la sua supplementazione, anche a dosaggi bassi, è in grado di ridurre gli sbalzi d’umore e i disturbi del sonno collegati alla depressione.
CALO DELLE DIFESE IMMUNITARIE
Secondo numerosi studi, la melatonina sembra essere in grado di incrementare la produzione dei linfociti NK, cellule che svolgono funzione di sorveglianza immunitaria, in particolare nei confronti delle cellule tumorali e delle cellule infettate da virus. Esperimenti in vivo e in vitro hanno evidenziato la capacità di questa sostanza di inibire lo sviluppo di alcuni tipi di tumore. Si attendono dati più precisi che possano confermare questa interessante ipotesi.
PROTEZIONE ANTIOSSIDANTE
Presente in elevate concentrazioni nel nucleo cellulare, la melatonina protegge il DNA dal danno dei radicali liberi. La sua attività antiossidante è particolarmente efficace, poiché questa sostanza è sia liposolubile che idrosolubile. Grazie a questa proprietà, la melatonina viene proposta per contrastare i processi di invecchiamento cellulare che sono ritenuti responsabili dello sviluppo di numerose patologie.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7658780