CONSIGLI NATUROPATICI PER LE VENE VARICOSE.

01-08-2016

Un'alimentazione povera di fibre, ricca di cibi raffinati, contribuisce alla formazione delle vene varicose. Le persone che consumano poca fibra tendono a sforzarsi durante la defecazione, perchè le loro feci sono più piccole, più dure e più difficili da espellere. Lo sforzo aumenta la pressione nell'addome, che blocca il riflusso di sangue dalle gambe. Con il tempo l'aumento di pressione può indebolire gravemente le pareti venose, portando alla formazione di vene varicose (o emorroidi); oppure può indebolire le pareti dell'intestino tenue e produrre diverticoli (piccole tasche) nell'intestino crasso. Un'alimentazione che contenga fibra in abbondanza è l'elemento più importante nel trattamento e nella prevenzione delle vene varicose (e delle emorroidi). Una dieta ricca di verdure, frutta, leguminose e alcuni tipi di cereali consente una defecazione facile; molti componenti fibrosi attraggono acqua e formano una massa gelatinosa che mantiene le feci soffici, voluminose e facili da espellere. L'effetto complessivo di una dieta ad alto contenuto di fibra è uno sforzo molto minore durante la defecazione. Per aumentare il volume delle feci è possibile usare anche composti naturali. Queste sostanze, in particolare i gusci di semi di psillio e la crusca di avena, esercitano una moderata azione lassativa grazie alla loro capacità di attrarre acqua e di formare una massa gelatinosa. Questo mantiene morbido il contenuto intestinale e stimola la peristalsi, riducendo lo sforzo necessario durante la defecazione. In genere questo tipo di fibra è meno irritante della crusca di frumento e di altri prodotti fibrosi a base di cellulosa. Si può ridurre il rischio delle vene varicose anche rinforzando l'integrità delle pareti venose. I frutti ricchi di flavonoidi come ciliege e mirtilli possono essere utilissimi per prevenire e curare le vene varicose. Questi alimenti sono efficaci perchè riducono la fragilità dei capillari, mantengono l'integrità della parete venosa, inibiscono la rottura delle strutture che compongono la sostanza fondamentale e aumentano il tono muscolare delle vene. Anche altri frutti di bosco o i loro estratti sono indicati sia per chi soffre di vene varicose, sia per chi vuole prevenirle.
Chi soffre di vene varicose ha una minore capacità di metabolizzare la fibrina. Quando la fibrina si deposita nei tessuti vicini alle vene varicose la pelle diventa dura e nodosa per la presenza di fibrina e grassi. In più, l'incapacità di demolire la fibrina aumenta il rischio di formazione di trombi, che possono provocare una tromboflebite, un attacco di cuore, un embolo polmonare o un ictus. Sono quindi opportuni tutti gli alimenti che aumentano l'attività fibrinolitica del sangue. Pepe di Cayenna, peperoncino, aglio, cipolla e zenzero aumentano la fibrinolisi. Per chi soffre di vene varicose e di altri disturbi cardiovascolari è consigliabile aggiungere queste spezie in abbondanza. Anche la bromelina, presente nell'ananas fresco, promuove la metabolizzazione della fibrina. Associando a tutto questo anche attività fisiche come camminare, andare in bicicletta o fare jogging è particolarmente utile perchè la contrazione dei muscoli delle gambe favorisce il ritorno del sangue venoso dalle estremità.

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