03-08-2016
Il Tamoxifen è un farmaco che si lega ai recettori degli estrogeni. Di conseguenza si pensava che avrebbe potuto impedire che un eccesso di estrogeni si legasse ai recettori, e quindi impedire la formazione del cancro. Si prescrive generalmente alle donne ad alto rischio per impedire il cancro mammario e solitamente si prende per cinque anni. Al contrario, si è scoperto che il Tamoxifen provoca il cancro. Secondo uno studio pubblicato sull’International Journal of Gynecological Cancer, il trattamento del cancro al seno con tamoxifen comporta un rischio aumentato di incidenza e mortalità per cancro uterino. Questo è solo uno di vari studi pubblicati, suscitante serie inquietudini circa il rischio aumentato di cancro uterino per le donne che assumono tamoxifen come farmaco per prevenire il cancro. Malgrado queste preoccupazioni, il tamoxifen è ancora sul mercato.
COMMENTO
Non solo è ancora sul mercato ma dagli oncologi è considerata un’eresia da denunciare pesantemente all’ordine dei medici il suo mancato uso protocollare! Il metodo medico tradizionale per il trattamento del cancro è basato sul profitto, non sulla sicurezza né sull’efficacia. E questo è un dato di fatto dimostrabile. Mettiamo insieme una piccola manciata dei numerosi farmaci mortali convenzionali sul mercato per il cancro ed avremo ottenuto uno dei migliori protocolli terapeutici conosciuti. I prezzi per le nuove terapie del cancro sono saliti alle stelle. I costi dei farmaci anticancro sono aumentati quasi del 16 per cento nel 2011, mentre altri farmaci di prescrizione hanno avuto una media di aumento dei prezzi del 3 per cento. Ma sono validi? Il fatto è che spesso, questi farmaci costosi danno ai pazienti appena qualche mese in più di vita e a volte li uccidono prematuramente. Diamo un’occhiata a questi esempi:
• AVASTIN: Avastin, usato per trattare il cancro colorettale, aveva un costo di 50.000 dollari all’anno. Tuttavia, una volta approvato per trattare anche il cancro polmonare e del seno, la Genentech annunciava una nuova modifica dei prezzi: 100.000 dollari all’anno, anche se può prolungare la vita non più di alcuni mesi.
• ERBITUX: Un’altro farmaco per il cancro colorettale, con un costo di quasi 10.000 dollari al mese, anche se non esiste un singolo studio che dimostri che aiuti i pazienti con cancro colorettale a vivere più a lungo.
• EVISTA (Raloxifene): Questo farmaco della Eli Lilly è usato per impedire di un terzo il cancro al seno come descritto in uno studio effettuato su più di 10.000 donne in postmenopausa. Il costo reale? Un aumento del 50% di rischio di ictus fatali e trombosi. Ironicamente, in passato Evista è stato venduto come farmaco per l’osteoporosi e pubblicizzato illegalmente per trattare le malattie cardiovascolari nel 2002.
• GLEEVEC: Venduto anche come Glivec. Questa farmaco per il cancro, usato per trattare la leucemia, purtroppo uccide anche le cellule del muscolo cardiaco, con conseguente scompenso cardiaco congestizio fatale.
• ABRAXANE: La nuova versione di un vecchio farmaco per il cancro, Taxol, costa 4.200 dollari per dose. La più vecchia versione, che ha effetti simili, costa 25 volte meno.
I sacrifici finanziari che potreste fare per permettervi un farmaco per il cancro “miracoloso” possono diventare devastanti. Quello che dovete sapere è che questi farmaci esorbitantemente costosi non curano in alcun modo, o forma, la causa del problema e le ditte farmaceutiche guadagnano miliardi di dollari su questo inganno. Sembra che più la malattia sia seria e a rischio di vita, più costosi debbano essere i farmaci. L’ex redattore del New England Journal of Medicine, il Dott. Marcia Angell, riassume brillantemente la situazione: “realmente si sta sfruttando la disperazione della gente affetta da una malattia cronico degenerativa”.