05-08-2016
Il professor Daniel J. Levitin del Dipartimento di Psicologia della McGill University, insieme al suo team di ricercatori, ha condotto una revisione sistematica passando in rassegna ben 400 studi incentrati sulla ricerca in neurochimica della musica. Grazie a questo suo lavoro, il prof. Levitin è riuscito a dimostrare che suonare e ascoltare musica ha evidenti e significativi benefici per la salute mentale e fisica. A livello fisico, per esempio, la musica è stata trovata migliorare le funzioni del sistema immunitario con un aumento sia dell’immunoglobulina A (un anticorpo che gioca un ruolo critico nell’immunità), e del numero delle cellule Natural Killer - o linfociti. Ad altri livelli, si è scoperto che riduce i livelli di stress e i livelli del cortisolo (l’ormone dello stress). Ma non solo: la musica è risultata più efficace nel ridurre l’ansia prima di un intervento chirurgico, che non i farmaci. E, infine, nel promuovere la produzione dell’ormone ossitocina - l’ormone dell’amore, felicità o appagamento.
«Abbiamo trovato prove convincenti che gli interventi con la musica possono svolgere un ruolo di assistenza sanitaria in contesti che vanno dalle sale operatorie alle cliniche famigliari - spiega nella nota McGill il professor Levitin. Ma, ancora più importante, siamo stati in grado di documentare i meccanismi neurochimici in quattro ambiti su cui la musica ha un effetto: gestione dello stato d’animo, dello stress, dell’immunità e come aiuto nei legami sociali». In sostanza, la musica si è dimostrata vincente su più e più fronti, attestandosi a vera e propria forma d’arte benefica, piuttosto che un semplice intrattenimento. L’importante però è che si tratti di “vera” musica, perché in giro di spazzatura ce n’è davvero tanta.
https://www.mcgill.ca/newsroom/channels/news/major-health-benefits-music-uncovered-225589