05-08-2016
Quando la colesterolemia si avvicina ai livelli di guardia, oltre i 200, non sarebbe una cattiva idea fare dei funghi il proprio contorno abituale. Negli anni Settanta e Ottanta vari studi condotti in Giappone sull'uomo e sugli animali dimostrarono che una delle sostanze contenute nei funghi Shiitake, l'eritadenina, induceva un abbassamento del livello di colesterolo. Più recentemente alcuni ricercatori slovacchi hanno scoperto che somministrando ai topi una dieta comprendente il 5 per cento di funghi secchi (Pleorotus ostreatus), era possibile ridurre la colesterolemia del 45 per cento anche se per il resto i topi venivano nutriti con cibi ad alto contenuto di colesterolo. I ricercatori non hanno ancora stabilito la quantità di funghi necessaria per ottenere lo stesso effetto nell'uomo, ma convengono sul fatto che un paio di questi saporiti bocconcini al giorno certamente non possono far male e possono anzi aiutare ad abbassare il colesterolo.