18-08-2016
E' difficile trovare chi non sappia cos'è il mal di schiena. È infatti un evento normale per l’uomo, scotto pagato all’acquisizione troppo recente (pochi millenni) della posizione eretta; con l’aggiunta che oggi l’homo non è più erectus, ma “sedutus”. Di certo, chi è piegato in due dal dolore è convinto che qualcosa si sia rotto per sempre. Per fortuna non è così: di solito in pochi giorni tutto (o quasi) si risistema e si riprendono le proprie attività, almeno fino alla ricaduta successiva. Il dolore è, infatti, un preciso messaggio da cogliere: il rapporto ideale tra sforzi quotidiani (stare seduti a lungo è uno dei peggiori) e capacità di affrontarli (derivante da una buona condizione fisica) si è sbilanciato. La ricetta? Movimento regolare. Eppure, anche chi si muove sul lavoro ha mal di schiena. Non ci si deve far ingannare: l’attività fisica allena, mentre la casalinga, il camionista, il muratore o l’infermiere, usurano la schiena nella ripetitività dei gesti professionali. Sul lavoro è determinante usare bene il proprio corpo: anche la miglior sedia o il più valido utensile possono essere usati male.
Tennis proibito, nuoto consigliato? Ginnastica dolce sì, aerobica no? Stretching e non body-building? In realtà, non esiste l’attività ideale: tutte hanno pregi e difetti; proibire spinge solo a non far più nulla. L’attività migliore è quella che piace, si sposa con le necessità familiari e professionali, altrimenti dura poco. Il movimento deve essere uno svago: anche questo serve al fisico. Sempre con l’avvertenza della pratica regolare, dell’inizio graduale e progressivo, della presenza di una buona guida. Senza farsi intimorire da qualche dolore iniziale: passa in fretta e poi ci sono solo benefici. Il movimento non solo previene il dolore, ma addirittura favorisce la guarigione. È ormai una certezza: mettersi a letto con il mal di schiena a volte dà sollievo, ma non cura. Meglio continuare a muoversi, anche a lavorare: ci si deve riguardare, ma continuare la propria vita, sia pure con qualche difficoltà, fa star meglio e guarire più in fretta. Se questo non succede, si vada dal proprio medico per una buona visita: serve più di tante radiazioni (radiografie, o peggio TAC) spesso inutili. Se necessario, il medico indicherà uno specialista della colonna che, escluse le rarissime situazioni chirurgiche, guiderà ad un recupero corretto del movimento. Perché è proprio il movimento la medicina più efficace contro il mal di schiena.