23-08-2016
Per mantenersi sani e longevi bisogna evitare tutti i danni inutili e stimolare la rigenerazione dei tessuti. Ciò che chiamiamo invecchiamento è semplicemente l'accumularsi nel tempo di danni a cui non è stato posto rimedio, dovuti soprattutto ai radicali liberi. Per invertire il processo, pertanto, dobbiamo evitare le tossine, seguire un'alimentazione ricca di alimenti vegetali e integrali, sostenere gli enzimi con funzioni protettive e di riparazione attraverso l'assunzione di integratori alimentari e fitoterapici, riposare a sufficienza e svolgere regolarmente attività fisica. Tutto questo è esemplificato chiaramente dal decorso naturale dell'osteoartrite, una malattia caratterizzata dal progressivo deterioramento della cartilagine articolare, accompagnato da dolori e disfunzioni. I reumatologi sostengono che la cartilagine non si può rigenerare e che l'unica cosa da fare è tenere sotto controllo il dolore e l'infiammazione. Tuttavia alcune ricerche molto interessanti contraddicono questa opinione diffusa. Alcuni ricercatori seguendo per diversi anni alcuni pazienti affetti da osteoartrite hanno constatato in base agli esami radiografici che in quelli trattati con terapie tradizionali (aspirina e farmaci antinfiammatori non steroidei o FANS) la degenerazione della cartilagine continuava e la malattia peggiorava, mentre in quelli che non prendevano aspirina si osservava un aumento dello spessore della cartilagine. Attenuando il dolore, l'aspirina permette di continuare a usare in maniera scorretta le articolazioni (per esempio a causa di uno squilibrio muscolare o di un allineamento sbagliato). Inoltre sia l'aspirina sia gli altri FANS bloccano la sintesi del collagene necessario per la riparazione della cartilagine. Pertanto gli antidolorifici peggiorano i danni delle articolazioni, perchè impedendo di sentire il dolore permettono di causarne ulteriori e perchè contengono una tossina che blocca il meccanismo di riparazione.
Considerata la scarsa cura che ci prendiamo di noi stessi e la disinvoltura con cui assumiamo farmaci per mettere a tacere le invocazioni di aiuto del nostro organismo, non è sorprendente che le malattie degenerative siano in costante aumento. Le statistiche evidenziano che oltre il 60% delle persone dai 60 anni in su soffre di almeno una malattia degenerativa cronica grave come cancro, aterosclerosi, osteoporosi, degenerazione maculare o diabete. Anche se un certo grado di degenerazione con il passare degli anni è in parte inevitabile, questo è decisamente troppo. La morale è che bisogna dare ascolto al proprio corpo. Se ci fa male qualcosa, non dobbiamo limitarci a mettere a tacere il dolore con un analgesico o un antinfiammatorio. Ignorare i messaggi che il corpo ci manda serve solo ad aumentare i danni e a impedire all'organismo di porvi rimedio. Non è meglio cercare di capire che cosa non va e cercare di fare qualcosa per rimediare? La medicina naturopatica propone da secoli molti ottimi modi per prevenire e curare le malattie degenerative più comuni. Qui di seguito spiegherò come mantenere il benessere totale e impedire la degenerazione.
MANGIARE TANTA FRUTTA E VERDURA PROVENIENTI DA COLTURE BIOLOGICHE.
Le teorie secondo cui l'invecchiamento è dovuto all'usura davano per scontato che negli ultimi decenni di vita uno stato nutrizionale sub-ottimale fosse la naturale, inevitabile conseguenza dell'età. Studi recenti, tuttavia, dimostrano che le carenze nutrizionali legate all'età sono semplicemente il risultato di una cattiva alimentazione e di una digestione inadeguata, e pertanto assolutamente reversibili. La rigenerazione dei tessuti dipende fortemente dalla disponibilità dei nutrienti essenziali indispensabili agli enzimi per riparare i danni e rigenerare le cellule. Il modo migliore per ottenerli è seguire una dieta ricca di alimenti integrali e provenienti da colture biologiche, specialmente frutta, verdura, frutta oleosa, semi, legumi e pesce. Sempre più dati dimostrano che frutta e verdura aiutano a prevenire il cancro e molte altre malattie degenerative croniche. Purtroppo le persone, nel complesso, non ne mangiano a sufficienza. Stando a una ricerca condotta recentemente su 23.699 adulti residenti in 16 Stati diversi, solo una persona su cinque ne mangia cinque o più porzioni al giorno. A consumare meno frutta e verdura sono risultati soprattutto i maschi, i giovani e le persone di livello culturale più basso.
Lo scarso consumo di frutta e verdura potrebbe spiegare come mai molte persone in età avanzata sono così malnutriti. Una ricerca condotta su 474 persone fra i 65 e i 98 anni di età ha evidenziato che la quasi totalità aveva una carenza di almeno un nutriente e il 40% degli uomini e il 35% delle donne assumevano quantità inferiori ai due terzi della quantità giornaliera raccomandata (RDA) di almeno cinque nutrienti essenziali. La situazione è ancora più grave se si considera che, almeno secondo i medici nutrizionisti, le RDA sono di gran lunga inferiori ai fabbisogni nutrizionali reali. Questa preoccupazione circa le RDA, che un tempo era controversa, ormai è stata confermata da molti dati incontrovertibili. Un gruppo di ricercatori, dopo aver studiato nove vitamine, ha scoperto che le RDA relative ad almeno quattro (B2, B6, B12 e D) andavano aumentate. Anche scegliere cibi provenienti da colture biologiche è molto importante. Essi contengono infatti più micronutrienti e meno pesticidi e altre sostanze tossiche. Per capire quanto è importante mangiare integrale e diminuire l'esposizione alle tossine basta considerare uno dei tessuti che cresce più rapidamente nel nostro organismo, lo sperma. Invece di effettuare un'arida misurazione in laboratorio dei nutrienti e delle tossine contenute negli alimenti provenienti da colture biologiche, alcuni ricercatori hanno deciso di effettuare un test particolare: hanno contato gli spermatozoi di alcuni membri di un'associazione di agricoltori che seguivano il metodo biologico e di altre tre categorie professionali (tipografi, metalmeccanici ed elettricisti). I primi, che mangiavano alimenti da loro stessi coltivati senza fare uso di pesticidi e concimi chimici, avevano un numero di spermatozoi molto più alto rispetto agli altri. Se volete scoprire qual è il vostro stato nutrizionale, perciò, non fatevi prescrivere esami del sangue. Alcuni studi hanno dimostrato che, anche se dagli esami del sangue non risultano anomalie, i test a livello cellulare possono evidenziare gravi carenze. Questi ultimi infatti hanno dal 30-60% di probabilità in più di identificare eventuali deficit.
PRENDERE UN INTEGRATORE MULTIVITAMINICO E MINERALE
Cominciate con un buon integratore multivitaminico e minerale. Anche nelle persone anziane apparentemente sane i ricercatori hanno riscontrato che un'integrazione di vitamine e minerali è benefica. Se parlo di persone apparentemente sane, è perchè la definizione di salute usata dai ricercatori era "assenza di malattie diagnosticabili conclamate", che a mio parere non è sufficiente. In questo studio in doppio cieco fu somministrato a 96 canadesi di età compresa fra i 66 e gli 88 anni un integratore multivitaminico o un placebo. Come unico parametro per valutare gli effetti sulla salute dell'integratore usato, controllarono l'incidenza delle infezioni. Nell'arco di un anno riscontrarono un calo del 52% nella frequenza e nella durata delle infezioni (23 giorni di malattia infettiva nei soggetti trattati rispetto a 48 nel gruppo placebo).
VITAMINA E, VITAMINA C E SELENIO
Oltre a prendere un buon integratore multivitaminico e minerale, bisogna aumentare le dosi di questi nutrienti. Gli antiossidanti sono molto importanti per prevenire molti processi patologici legati all'età.
MAGNESIO
La carenza di magnesio è una delle più comuni nei soggetti anziani, anche apparentemente sani. Il magnesio è importante soprattutto per gli uomini, perchè quando è carente si possono verificare spasmi coronarici e attacchi cardiaci. Studi epidemiologici hanno dimostrato che nelle zone dove l'acqua è povera di magnesio l'incidenza delle malattie cardiovascolari è più alta. La carenza può essere dovuta ad apporto insufficiente di alimenti ricchi di magnesio oppure al fatto di mangiare prodotti agricoli che ne sono poveri a causa del metodo con cui sono stati coltivati, o ancora allo scarso assorbimento, che a sua volta può essere dovuto a disturbi oppure a farmaci. A tutti gli uomini sopra i quarant'anni raccomando di prendere 400 mg di magnesio (sotto forma di cloruro, citrato o gluconato) tutti i giorni. Tra le fonti migliori di magnesio ci sono le verdure a foglia verde (la clorofilla contiene magnesio), i legumi e i cereali integrali.
ACIDI GRASSI ESSENZIALI
Gli acidi grassi essenziali dovrebbero essere consumati in abbondanza, visto che l'invecchiamento è legato a un forte calo di questi acidi nelle membrane delle cellule. Poichè sono importanti per la struttura della membrana cellulare e per molti processi fisiologici, il calo degli acidi grassi essenziali può influire su molte malattie degenerative. Molti aromi usati in cucina ed erbe medicinali devono il loro effetto agli oli volatili. Uno studio volto a determinare l'effetto di oli volatili di mandorla, noce moscata, pepe e timo sul metabolismo degli acidi grassi nel fegato di topi in età avanzata ha evidenziato che l'olio di timo esercitava la maggiore protezione contro la diminuzione degli acidi grassi essenziali legata all'età. Gli autori hanno ipotizzato che questo fosse dovuto alla sua azione antiossidante. Io raccomando un cucchiaio di olio di semi di lino al giorno, conservato in frigorifero in una bottiglia di vetro scura. Essendo ricco di acidi grassi, irrancidisce facilmente (assumendo un sapore amaro, mentre di solito è dolce).
TE’ VERDE
Bevete tè verde. Uno studio epidemiologico su 2.254 donne giapponesi ha dimostrato che aumentando il consumo di tè verde da meno di tre tazze al giorno a quattro-nove e infine a più di dieci al giorno, aumentava il colesterolo HDL (quello buono), diminuiva il colesterolo LDL (quello cattivo) e migliorava la funzionalità del fegato. Inoltre, come già sappiamo, bere tè verde fa diminuire anche il rischio di tumori. Questi effetti sono dovuti alla notevole concentrazione di catechine che, insieme con altri polifenoli, rappresentano il 30% del peso delle foglie essiccate e sono presenti in quantità dell'ordine di 1.500 mg per tazza di infuso. Raccomando l'assunzione di tè verde sotto forma di infuso da foglie essiccate e non dai filtri già pronti che vendono nei supermercati. Essi contengono sostanze cancerogene.
GINSENG SIBERIANO (ELEUTEROCOCCO)
Usato da secoli in Russia, ha funzioni "adattogene", cioè normalizza le funzioni fisiologiche indipendentemente dalla patologia. E' ormai dimostrata la sua notevole capacità stimolante in caso di bassa funzionalità e sedativa in caso di iperfunzionamento. Questi effetti benefici migliorano concretamente lo stato di salute di chi prende l'eleuterococco, efficace nella cura dell'immunodepressione (specialmente nelle infezioni croniche) e di stanchezza, aterosclerosi, angina, ipertensione, malattie renali (quali la pielonefrite acuta), stress e nevrosi varie. Non c'è da sorprendersi pertanto che contribuisca a dare un senso di benessere generale. Poichè i componenti che lo rendono così efficace sono gli eleuterosidi, raccomando di prendere l'estratto standardizzato all'1%.
GINSENG COREANO
Usato da millenni in Asia, ha azione tonica, profilattica e ricostituente. Studi moderni hanno dimostrato che questo adattogeno migliora le prestazioni fisiche e mentali in diverse condizioni di stress e fa bene anche a chi è in salute. Uno studio in doppio cieco in cross over su alcuni studenti universitari italiani a cui fu somministrato estratto di ginseng ha evidenziato un miglioramento delle prestazioni in termini di attenzione (cancellation test), aritmetica mentale, deduzione logica, funzionalità sensoriale e motoria integrata (tempo di reazione di scelta) e tempo di reazione uditiva. Gli studenti che prendevano il ginseng riferivano inoltre uno stato di maggiore benessere. Il ginseng coreano aiuta ad alleviare molti dei problemi legati all'invecchiamento e alle malattie croniche, fra cui stanchezza cronica, diabete, calo delle prestazioni sessuali nel maschio, cancro, immunodepressione, ipertensione, ipercolesterolemia, cicatrizzazione delle ferite, detossicazione epatica ed esposizione a radiazioni.