26-08-2016
Sebbene la menopausa sia una tappa fisiologica nel processo di maturazione della donna, spesso comporta notevoli disagi. Inoltre in molte donne il calo degli estrogeni provoca osteoporosi. I disturbi sono generalmente dovuti a una secrezione eccessiva di ormoni ipofisari e insufficiente di ormoni ovarici. Le abitudini di vita e alimentari possono aggravare questi disturbi. Per fortuna i più comuni - vampate di calore, sudori notturni, mani e piedi freddi, depressione, irritazione e secchezza vaginale e perdita della libido - rispondono molto bene ai rimedi naturali.
STILE DI VITA
La ricerca dimostra chiaramente che un'attività fisica regolare riduce la frequenza e l'intensità delle caldane. La frequenza delle vampate di calore moderate e intense dopo la menopausa è stata studiata in 79 donne che svolgevano un'attività fisica regolare e in gruppo di controllo di 866 donne che facevano una vita più sedentaria. Le donne del primo gruppo, che svolgevano 3,5 ore o più di attività fisica alla settimana, non soffrivano di caldane ed ebbero una menopausa naturale senza bisogno di terapia ormonale sostitutiva. L'attività fisica regolare aiuta non soltanto ad alleviare le caldane, ma svolge un'azione benefica sull'umore e sull'apparato osseo e cardiovascolare. Al contrario, fumare aggrava i sintomi della menopausa e può provocare una menopausa precoce. Fra le donne che entrano in menopausa in giovane età le fumatrici sono circa il doppio di quelle che non fumano. Nelle ex fumatrici l'effetto è parzialmente reversibile.
SUPPORTO NUTRIZIONALE
E' stato dimostrato che numerosi nutrienti alleviano le vampate di calore e la vaginite atrofica (perdita di elasticità e di secrezioni mucose legate alla menopausa). I risultati clinici migliori si ottengono con la vitamina E, l'esperidina combinata con la vitamina C e l'acido ferulico.
VITAMINA E
Alla fine degli anni Quaranta numerosi studi clinici riscontrarono che la vitamina E, confrontata con un placebo, alleviava le caldane e i disturbi vaginali legati alla menopausa. In uno di essi, la vitamina E risultò non soltanto in grado di migliorare i sintomi, ma anche l'irrorazione sanguigna delle pareti vaginali, se assunta per almeno quattro settimane. Uno studio di follow-up pubblicato nel 1949 dimostrò che la vitamina E (400 U.I. al giorno) era efficace nel 50% circa dei casi di vaginite atrofica in donne in menopausa.
Oli, creme, unguenti o supposte di vitamina E possono essere usati localmente per alleviare i sintomi della vaginite atrofica. Oltre che contro le irritazioni e la secchezza tipiche della vaginite atrofica, la vitamina E è risultata efficace anche in altre forme di vaginite.
ESPERIDINA
Come molti altri flavonoidi, l'esperidina ha un'azione benefica sui vasi sanguigni e ristabilisce l'integrità delle pareti dei capillari in modo che non siano troppo permeabili. In uno studio clinico 94 donne che soffrivano di caldane vennero curate con un preparato contenente 900 mg di esperidina, 300 mg di dipnone di esperidina (un altro flavonoide degli agrumi) e 1.200 mg di vitamina C al giorno. Dopo un mese il 53% delle pazienti non aveva più caldane e il 34% riscontrava un notevole miglioramento. Si notò inoltre un miglioramento di crampi notturni, epistassi ed ematomi.
GAMMA-ORIZANOLO (ACIDO FERULICO)
Questo nutriente, che si trova nei cereali e viene estratto dall'olio di crusca di riso, svolge un'azione benefica sulle caldane, normalizzando la funzionalità dell'ipofisi e stimolando il rilascio di endorfine da parte dell'ipotalamo. Che il gamma-orizanolo fosse efficace contro i sintomi della menopausa, caldane comprese, fu scoperto all'inizio degli anni Settanta e studi successivi lo hanno confermato. In uno dei primi esperimenti vennero studiate 8 donne in menopausa e 13 cui erano state asportate chirurgicamente le ovaie, trattate con 300 mg di gamma-orizanolo al giorno. Dopo 38 giorni di terapia, oltre il 67% delle donne riscontrava una riduzione del 50% o più dei sintomi. Uno studio più recente ha messo in luce effetti ancora più importanti ottenuti con una terapia a base di 300 mg di gamma-orizanolo al giorno: i sintomi miglioravano nell'85% dei soggetti. Il gamma-orizanolo è una sostanza naturale estremamente sicura. Studi clinici e sperimentali non hanno evidenziato alcun effetto collaterale. Oltre a migliorare i sintomi della menopausa, è dimostrato che il gamma-orizanolo abbassa i trigliceridi e il colesterolo.
ANGELICA SINENSIS
In Asia l'angelica o dong quai ha una fama seconda solo al ginseng. Considerata un rimedio prevalentemente femminile, è indicata per combattere i sintomi della menopausa (specialmente le caldane), oltre che la dismenorrea (mestruazioni dolorose), l'amenorrea (mancanza totale delle mestruazioni), la metrorragia (emorragia uterina), per facilitare la gravidanza e il parto. La sua efficacia contro le vampate di calore sembra essere dovuta alla combinazione tra effetti lievemente estrogenici e azione stabilizzatrice sui vasi sanguigni.
CIMICIFUGA RACEMOSA
Quest'erba veniva usata dai pellerossa e in seguito dai coloni americani per alleviare i crampi mestruali e i sintomi della menopausa. Ricerche scientifiche recenti ne hanno evidenziato l'efficacia sia nella dismenorrea sia in menopausa. Alcuni studi clinici hanno dimostrato che l'estratto di cimicifuga racemosa non soltanto allevia le caldane, ma anche la depressione e l'atrofia vaginale. Oltre ad agire sui vasi sanguigni, riduce i livelli di LH e ha pertanto notevoli effetti estrogenici.
GINKGO BILOBA
Sebbene tradizionalmente non venisse utilizzato contro i sintomi della menopausa, l'estratto di ginkgo biloba è molto utile in questa fase della vita della donna perchè ha benefici effetti sul sistema vascolare. In particolare sembra essere efficace contro le mani e i piedi freddi e le amnesie che spesso accompagnano la menopausa. L'estratto di ginkgo biloba migliora l'afflusso sanguigno alle mani e ai piedi ed è efficace nella cura di disturbi vascolari periferici delle estremità, compresa la sindrome di Raynaud, in cui le dita delle mani e dei piedi diventano estremamente fredde e cianotiche.