SIETE IPOTIROIDEI? SCOPRITELO IN QUESTO MODO.

30-08-2016

Le carenze tiroidee sono sorprendentemente frequenti e, sulla base degli esami del sangue, interessano dall'1 al 10% degli adulti. Tuttavia, valutando la funzionalità tiroidea con una prova funzionale quale quella messa a punto da Broda Barnes (un medico specializzato nella valutazione dello stato ormonale attraverso test funzionali anzichè esami del sangue) l'incidenza sfiora addirittura il 25%. Poichè la tiroide regola il metabolismo di quasi tutte le cellule, la sua insufficienza si ripercuote su quasi tutte le funzioni dell'organismo. I sintomi più frequenti dell'ipotiroidismo sono letargia, astenia, aumento di peso, depressione, bassa temperatura corporea, pelle secca, cefalea, problemi mestruali, infezioni ricorrenti, stipsi e sensibilità al freddo. I motivi per cui ai test funzionali l'ipotiroidismo risulta molto più frequente che a un esame del sangue sono svariati. Il principale è che nel sangue si misura la tiroxina (T4), che rappresenta il 90% della secrezione tiroidea, ma l'ormone più importante per le cellule è il T3 (triiodotironina), che le cellule ricavano dal T4. Pertanto è possibile avere livelli normali di tiroxina nel sangue e nello stesso tempo avere una carenza determinata dall'incapacità delle cellule di trasformarlo in T3. Gli esami del sangue che misurano il T3 sono stati usati per diverso tempo, ma le ricerche hanno poi dimostrato che nel 50% dei casi non rilevavano la scarsa funzionalità tiroidea.
Un metodo di valutazione più efficace consiste nel misurare gli effetti della tiroide sull'organismo, e cioè il metabolismo basale. Il dottor Barnes scoprì che la temperatura basale era un buon indicatore del metabolismo basale e quindi della risposta agli ormoni tiroidei, indipendentemente dalla quantità presente nel sangue. Si tratta di un'informazione importante perchè ci sono persone che hanno quantità rilevanti di ormone tiroideo nel sangue, ma non sono in grado di reagire in maniera adeguata a livello cellulare (anche l'approccio di Barnes, tuttavia, ha dei limiti in quanto un basso metabolismo basale può dipendere da carenze nutrizionali, insufficiente attività fisica e altre cause, così come un innalzamento della temperatura corporea può dipendere da un'infezione o da altre cause). Anche basandosi sugli esami del sangue, comunque, negli anziani l'ipotiroidismo è frequente. Uno studio riguardante 370 individui di età compresa fra 60 e 97 anni ha riscontrato problemi tiroidei presenti o passati nel 18,1%. Un ulteriore 5,4% dei partecipanti era stato operato alla tiroide. Tra i restanti 283 soggetti che non avevano mai avuto disturbi alla tiroide, il 14,6% delle donne e il 15,4% degli uomini presentavano ipotiroidismo subclinico secondo gli esami del sangue. In altre parole, il 40% dei partecipanti alla ricerca aveva o aveva avuto problemi alla tiroide. Numerose malattie sono legate all'ipotiroidismo, anche alcune che non sembrano avere alcuna relazione apparente con questa ghiandola. In uno studio è stata confrontata per esempio la funzionalità tiroidea di 56 pazienti affetti da dermatite erpetiforme (una malattia della pelle che si manifesta con piccole vesciche pruriginose sul cuoio capelluto, alla base della colonna vertebrale, sui gomiti e sulle ginocchia) e di 26 soggetti di controllo. Coloro che soffrivano di dermatite erpetiforme presentavano anche significative anomalie della funzionalità tiroidea (32% contro 4%), in particolare ipotiroidismo, che riguardava 12 dei 56 pazienti. Ci sono due modi per capire se si è ipotiroidei: dai sintomi e dalla temperatura basale.

SINTOMI

CERVELLO: depressione, astenia mentale, irritabilità, ansia, disturbi della memoria e della concentrazione, disturbi del sonno, cefalee.

NERVI: vertigini, calo dell'udito, sindrome di Meniere, disturbi della vista, cecità notturna, lentezza nell'eloquio.

GASTROINTESTINALE: stipsi, flatulenza e/o meteorismo, disappetenza, cattiva digestione.

GENITALE FEMMINILE: sindrome premestruale, dismenorrea, irregolarità del ciclo mestruale, aborti spontanei ripetuti, infertilità, mastopatia fibrocistica.

GENITALE MASCHILE: disfunzione erettile, riduzione del numero e della mobilità degli spermatozoi.

GENITALE MASCHILE E FEMMINILE: calo della libido, riduzione delle sensazioni sessuali.

METABOLISMO: stanchezza, spossatezza, scarsa resistenza, aumento di peso, ipoglicemia, ipercolesterolemia, ritenzione idrica, minore tolleranza al freddo, mani e piedi freddi.

CARDIOVASCOLARE: rallentamento del battito cardiaco, rischio di insufficienza cardiaca congestizia in età più tarda, anomalie del ritmo cardiaco, palpitazioni.

IMMUNITARIO: maggiore suscettibilità e maggiore durata delle infezioni, riduzione della conta leucocitaria.

MUSCO-SCHELETRICO: debolezza muscolare, crampi e dolori, articolazioni rigide o doloranti, lombalgia, sindrome del tunnel carpale.

PELLE, CAPELLI E UNGHIE: pelle o capelli secchi o ruvidi, tendenza alle ecchimosi, caduta dei capelli, pelle o labbra pallide, pelle fredda, acne in età adulta, cicatrizzazione lenta, nervature nelle unghie, sudorazione ridotta.

I sintomi sono numerosi e diversi fra loro. Ovviamente non tutti si manifestano contemporaneamente nello stesso individuo, ma il fatto di avere uno o due sintomi di ciascuna categoria indica con relativa certezza che la tiroide funziona male.

MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA BASALE

Un metodo oggettivo per la determinazione della funzionalità della tiroide consiste nel misurare la temperatura basale. Basta acquistare un termometro in farmacia e procedere come segue:

1. Portare il termometro a meno di 35°C e metterlo vicino al letto prima di andare a dormire la sera.

2. Appena svegli, mettere il termometro sotto l'ascella e tenercelo per dieci minuti, stando il più fermi possibile. La cosa migliore è restare coricati con gli occhi chiusi, evitando di alzarsi.

3. Trascorsi 10 minuti, controllare la temperatura e annotarla insieme alla data.

4. Ripetere l'operazione per almeno tre mattine consecutive (preferibilmente sempre alla stessa ora). Le donne mestruate dovranno prendere la temperatura il secondo, il terzo e il quarto giorno del ciclo. Le donne in menopausa potranno effettuare la prova in qualsiasi periodo del mese.

Per i risultati e le dovute informazioni, potete contattarmi in privato.

 

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