26-04-2014
Secondo il Cancer Communication Newsletter, la stampa e i mezzi di comunicazione sono colpevoli di non render noto al pubblico gli effetti collaterali di terapie anticancro quali la radioterapia. Sembra infatti che la radioterapia, cui normalmente vengono sottoposti gli uomini ai primi segni di tumore prostatico, abbia l'effetto di accelerare lo sviluppo delle cellule tumorali: i ricercatori sostengono che le cellule tumorali normalmente raddoppiano in un arco di tempo di circa 4 anni, ma se vengono sottoposte a radioterapia, questo succede in poco più di un mese; allo stesso modo, si è constatato che le cellule del tumore prostatico si moltiplicano 5 volte in un periodo di 20 anni, ma raggiungono lo stesso sviluppo nel giro di 6 mesi dopo un ciclo di radioterapia, moltiplicandosi quindi a un ritmo 40 volte superiore. Ciononostante, gli urologi continuano a prescrivere questo trattamento a migliaia di pazienti affetti da tumore alla prostata.
Secondo le statistiche pubblicate da Urological Nursing, Family Urology e da altre testate, il 30-40 per cento dei cinquantenni ha segni che portano a sospettare l'esistenza di un tumore prostatico, ma solo l'8 per cento sviluppa la malattia, che risulta fatale nel 3 per cento dei casi. Quindi, se inizialmente un uomo ha circa il 92 per cento di probabilità di non sviluppare un tumore prostatico latente, sembra che dopo un ciclo di radioterapia la situazione possa peggiorare. Secondo il Cancer Community Newsletter occorre che queste informazioni vengano divulgate e che prima di intraprendere la radioterapia vengano prese in seria considerazione tutte le possibili alternative.
https://victoriascupboard.wordpress.com/2012/05/05/radiation-and-prostate-cancer/