30-09-2016
Esistono dei cibi da evitare per ridurre l’infiammazione nel nostro organismo? La risposta a questa domanda è si. Varie volte, ci siamo trovati a discutere sul fatto che diversi disturbi del nostro corpo derivano da uno stato infiammatorio costante. Junk food, latticini, zucchero raffinato, farine raffinate, andrebbero eliminati dalla dieta o quantomeno ne andrebbe ridotto il consumo. Certo, l’infiammazione è uno strumento di difesa del nostro organismo, ma la sua cronicità può generare fastidi e problemi, anche gravi. Secondo gli esperti, infatti, può provocare danni alle valvole cardiache e alle cellule cerebrali. Oltre che un aumento della resistenza all’insulina, che porta al diabete.
JUNK FOOD
Sono i primi nella lista degli alimenti che causano stati infiammatori cronici nel nostro organismo. Da evitare come la peste, secondo una ricerca australiana, i grassi saturi di cui sono ricchi, danneggerebbero la le proprietà antinfiammatorie delle lipoproteine ad alta densità e la funzione endoteliale.
ZUCCHERI
La stessa ricerca evidenzia come anche gli zuccheri raffinati possano attivare il sistema immunitario, mandandolo in tilt. Probabilmente la causa è da ricollegare a un’eccessiva produzione di citochine proinfiammatorie e una scarsa produzione di quelle antinfiammatorie.
GLUTINE
Anche senza una precisa diagnosi di malattia celiaca, un certo numero di persone dichiara di sentirsi meglio dopo aver eliminato il glutine dalla propria dieta. La scienza non ha ancora fornito prove univoche su ciò che è definita come “intolleranza al glutine”. Diversi pareri però portano a pensare che gonfiore e problemi di digestione siano una risposta infiammatoria del nostro corpo a questa sostanza.
LATTICINI
Ed eccoli qui: latte e latticini. Questi ingredienti di origine animale sono tra i principali cibi da evitare per impedire stati infiammatori cronici nel nostro organismo. In parte, potrebbe essere causa del ciclo di produzione di questi alimenti. Al loro interno, infatti troviamo sempre più spesso ormoni, antibiotici o altri residui potenzialmente dannosi. Eugenio Luigi Iorio, biochimico e specialista in stress ossidativo, spiega che “un’alimentazione squilibrata si traduce immediatamente in una composizione poco favorevole del nostro microbioma intestinale, il più grande organo del nostro corpo, e in uno squilibrio della composizione chimica delle membrane delle nostre cellule. Carne rossa, insaccati e latticini infiammano le membrane, mentre pesce o alghe riducono l’infiammazione. Mangiando alimenti sbagliati creiamo infiammazione. Essa colpisce soprattutto il grasso viscerale, provocando anche una resistenza alla perdita di peso“. Secondo uno studio coreano del 2011, la proteina del latte, la caseina, potrebbe promuovere la proliferazione delle cellule del cancro della prostata come PC3 e LNCaP. La responsabilità sarebbe da imputare alla reazione immunitaria che le nostre cellule hanno di fronte alla proteina del latte. Questa viene vista come una sorta di “invasore estraneo”, da attaccare ed eliminare. Dal momento, però, che la caseina è molto simile ad altre sostanze presenti nell’organismo, il nostro sistema immunitario attaccherebbe anche le proteine e le cellule naturalmente presenti nel corpo, scatenando uno stato infiammatorio cronico.
http://content.onlinejacc.org/article.aspx?articleid=1137827