11-10-2016
La noce moscata, ottenuta dall’albero tropicale sempreverde, Myristica Fragrans, originario della Nuova Guinea e dell’Indonesia, contiene una sostanza chiamata miristicina, chimicamente simile ai farmaci che curano la depressione, questo potrebbe essere il motivo per cui viene impiegata nella cura dei disturbi del tono dell’umore. La Noce moscata, agisce stimolando il cervello, combattendo la stanchezza mentale, lo stress e l’ansia. L’aroma rilassante dell’olio di noce moscata conforta tutto il nostro corpo. Già nell’antica civiltà greco-romana la noce moscata era conosciuta e celebrata per queste sue proprietà, nonostante l’elevato costo e la difficile reperibilità.
LA BUFALA DELLA NOCE MOSCATA ALLUCINOGENA
La noce moscata non crea nessunissima allucinazione. Non è uno stupefacente. E' una leggenda metropolitana, il fatto che su internet si trovi scritto che tale spezia possa causare allucinazioni. Infatti, assunto in dosi non culinarie, non crea nessuna allucinazione. Al massimo, interagendo sulla peristalsi intestinale, e su alcuni recettori serotoninergici dello stomaco, crea una sorta di nausea e una sensazione che somiglia più che altro ad un’intossicazione alimentare, con tanto di dolori stomacali. E poi, eccedere con dosi di noce moscata (dai 1-2 grammi in su) crea degli affaticamenti al fegato, aumentando la possibilità di steatosi epatica, mentre a livello mentale, a lungo termine, diminuisce i livelli serotoninergici, aumentando la possibilità di depressione psichica. Invece, assunta un grammo al giorno, migliora al contrario la digestione, la concentrazione mentale ed il benessere generale. Un grammo sarebbe mezzo cucchiaino di caffè, messo ad esempio in una buona tazza di tè verde. Probabilmente questa bufala della noce moscata è sorta perchè nelle Filippine ci sono alberi imparentati con la Miristica (noce moscata), come la virola, che posseggono delle reali sostanze allucinogene, come dimetiltriptamine, fenetilamine e sostanze simili. Ma la noce moscata non contiene al contrario niente!
Solo terpenoidi e petroli (si, la noce moscata contiene petroli vegetali) che, irritando la parete intestinale, in dosi superiori ai 1-2 grammi, procurano un grande senso di nausea e di dolore. E' un pò come la cannabis e il luppolo. Pur essendo due piante appartenenti alla stessa famiglia delle cannabinacee, solo la cannabis contiene THC, resina terpenoidica psicoattiva, mentre il luppolo non ne produce. Così anche noce moscata e virola. Pur essendo entrambi appartenenti alla famiglia delle miristicacee, solo la virola possiede principi psicoattivi ed allucinogeni, mentre la noce moscata solo aromi e terpenoidi che usati come aromaterapia o in dosi mediche (un grammo al giorno), giovano al corpo e alla mente, ma usati incoscientemente, danno solo nausea. Con queste costatazioni spero di aver sfatato il mito della noce moscata allucinogena, e che chi volesse assumerla per trarne qualche giovamento, sappia che sforando i due grammi giornalieri rischia steatosi epatica, depressione nervosa, ed affaticamento renale. In dosi che arrivano ai 20 grammi invece, si rischia di provocare trombosi ed aneurismi cerebrali. Per cui il mio vivo consiglio è quello di usare la noce moscata senza mai superare i due grammi al giorno.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16579733
http://www.greenmedinfo.com/article/nutmeg-demonstrates-antidepressant-activity