24-10-2016
Uno studio chiarisce che le statine sono la più grande frode medica di tutti i tempi. I loro presunti benefici sono falsi. La quantità dei danni che fanno è sconcertante, provocando la devastazione di milioni di vite e la loro fine. Quel che è peggio è che era tutto prevedibile, ma gli studi sono stati progettati per nascondere la verità. I media, gli enti sanitari e i medici hanno fornito, tutti insieme, la copertura a Big Pharma. Dopo tutto, c’era un gruzzolo da spartire! Le statine sono uno dei farmaci su prescrizione più pericolosi, i cui rischi erano evidenti ancor prima della commercializzazione. Tuttavia esse sono tra i farmaci più venduti di sempre. Alla fine, la scienza autentica ha preso in considerazione gli effetti negativi e la mancanza di benefici documentando quella verità che era evidente fin dall’inizio. In una nuova analisi scientifica dei dati disponibili troviamo, testualmente: “L’industria delle statine, con tutto il suo indotto, assomma a 20 miliardi di dollari all’anno. Stiamo osservando il dispiegarsi della peggiore tragedia medica di ogni tempo. E’ senza precedenti che il settore sanitario abbia involontariamente indotto una carenza di nutrienti mettendo in pericolo la vita di milioni di persone altrimenti sane”. L’unico punto su cui posso non essere d’accordo è l’affermazione che la pagliacciata delle statine sia stata in qualche modo “involontaria”. Infatti non c’è assolutamente alcuna scusante per quanto è successo.
Gli autori dello studio, Sherif Sultan e Niamh Hynes, hanno redatto un documento che condanna in maniera assoluta l’uso di statine. Non solo condannano il medicinale, ma condannano anche la pseudoscienza che vi sta dietro. Benché essi non lo affermino apertamente, e ovviamente non potevano correre un tale rischio, in pratica non c’è modo di aggirare il fatto che la scienza di supporto alle statine è stata in gran parte fraudolenta e che la frode è stata perpetrata da Big Pharma. Sultan e Hynes hanno recensito un gran numero di studi, utilizzando Pubmed, EM-BASE, e il data base Cochrane per trovarli. Si sono concentrati principalmente su studi clinici, meta-analisi e studi randomizzati controllati su larga scala. L’intera lista degli studi considerati si trova nel loro articolo, che si può leggere liberamente in quanto non è celato da nessun filtro a pagamento. Affermano: “Ci sembra di essere cascati nella trappola del marketing e di aver ignorati i fastidiosi effetti collaterali per quanto riguarda gli inibitori della HMG-CoA reduttasi”. Il “Ci” cui gli autori si riferiscono è l’industria medica. Gli inibitori della HMG-CoA reduttasi sono le statine. La loro funzione è quella di interferire con la HMG-CoA, che è una molecola precursore del colesterolo. Naturalmente, lo scopo di una statina è ridurre il colesterolo, compito che assolvono. Dunque, qual è il problema? Come dicono gli autori: “Il colesterolo è fondamentale per l’energia, l’immunità, il metabolismo dei grassi, la leptina, l’attività degli ormoni tiroidei, la sintesi epatica, l’intolleranza allo stress, la funzione surrenale, la sintesi degli ormoni sessuali e la funzione cerebrale”. Il colesterolo è un requisito fondamentale per una serie enorme di funzioni corporee assolutamente critiche. Ovviamente, se il colesterolo si riduce, la salute ne risulta conseguentemente danneggiata:
• I livelli energetici si riducono.
• Ci sono interferenze col metabolismo dei grassi.
• La tiroide può non funzionare in maniera regolare.
• La nostra capacità di far fronte allo stress viene indebolita.
• Il funzionamento delle ghiandole surrenali viene alterato.
• Le funzioni sessuale e riproduttiva ne soffrono.
• Il nostro cervello viene danneggiato, il che vuol dire che qualsiasi aspetto della nostra esistenza potrebbe risentirne, compreso il funzionamento mentale, i processi autonomi, la coordinazione e ogni altra funzione, compresa quella cardiaca.
Semplicemente non c’è nessuna scusa per non vedere che, non solo c’è un evidente rischio inerente alle statine, ma che sarebbe oltremodo sorprendente se non producessero danni. Parlando dei benefici, gli autori hanno notato che le uniche persone che possano aver tratto giovamento dalle statine sono uomini di mezza età che avessero già subito attacchi di cuore. E questo vantaggio è minimo. In realtà, gli autori sottolineano che per questo insieme di uomini le statine producono meno benefici dell’aspirina. Si prega di notare che Gaia Health non sostiene nemmeno l’aspirina come trattamento per le malattie di cuore. In effetti, le statine non producono un briciolo di beneficio a nessuno e in nessun modo. Per ogni 10.000 individui in buona salute che assumano statine, gli autori hanno trovato che:
• 307 ulteriori pazienti soffrono di cataratta.
• 23 ulteriori pazienti sviluppano insufficienza renale acuta.
• 74 ulteriori pazienti accusano disfunzione epatica.
• Le statine aumentano l’affaticamento muscolare del 30% e causano una incidenza dell’ 11,3% di rabdomiolisi ad alte dosi.
• Dichiarano inoltre, “Per di più, (la terapia con statine) induce miopatia infiammatoria, inclusa la miopatia necrotizzante autoimmune con immunosoppressione e la miopatia correlata alla statina può durare per 12 mesi”.
Essi sottolineano inoltre che le statine provocano la disfunzione erettile, e che i giovani sottoposti a statine a basse dosi decuplicano il rischio di disfunzione erettile. Al di là di tutti questi effetti negativi:
• Secondo il sistema di segnalazione delle reazioni avverse della FDA, circa 40 su 10.000 delle segnalazioni per le statine sono per malattia polmonare interstiziale, che provoca cicatrici polmonari che non sono quasi mai reversibili.
• Le statine causano iperglicemia post-prandiale nei diabetici e anche nei non diabetici.
• Le statine “inducono il diabete conclamato di tipo 2 nelle donne”.
• Le statine aumentano il rischio di sviluppare l’HbA1c in persone con e senza diabete. HbA1c è una condizione che provoca l’adesione del glucosio all’emoglobina, che è un indicatore di ulteriori complicazioni nei casi di diabete.
• Le statine prescritte agli anziani provocano un aumento del 9% di diabete.
• Le statine possono provocare insulino-resistenza.
• Esiste una correlazione tra malattia di Parkinson e bassi livelli di colesterolo, il che coinvolge chiaramente le statine.
• E’ stata scoperta una correlazione tra le statine e la cataratta ad esordio precoce. Gli utilizzatori di statine potrebbero avere il 50% in più di probabilità di sviluppare la cataratta precoce.
Ecco il più sconvolgente rischio per la salute presentato dalle statine: “L’uso di statine è associato ad un aumento della prevalenza e della portata della calcificazione delle placche coronariche. Ironicamente, per un farmaco che è stato commercializzato per abbassare il rischio di malattie cardiovascolari, il Confirm Registry [studio del 2012 citato nell'articolo dei due scienziati] ha identificato una forte associazione delle statine nella progressione delle caratteristiche della placca coronarica”. Questa non è solamente ironia. Le statine aumentano il danno che si suppone dovrebbero diminuire! In relazione a questo particolare rischio cardiaco, gli autori hanno anche scoperto che: “L’uso di statine è stato correlato con una maggiore incidenza di stenosi grave delle arterie coronarie e con l’aumento del numero di vasi coronarici che hanno sviluppato coronaropatia ostruttiva. Inoltre, l’uso di statine è stato collegato a un aumento della prevalenza e della portata della placca mista calcifica. Cinque studi prospettici hanno reso testimonianza del fatto che la terapia con statine non induce alcuna regressione del calcio coronarico e che l’evoluzione del calcio coronarico continua indipendentemente dal trattamento con statine”. Cioè, le statine aumentano il restringimento delle arterie coronarie, cosa che può solo aumentare il rischio di attacchi di cuore. Esse aumentano lo sviluppo di malattia coronarica ostruttiva. Le statine possono aumentare placche arteriose calcio-correlate.
Le statine producono anche un significativo aumento del rischio di cancro e disfunzioni neurodegenerative negli anziani. Gli autori proseguono a elencare ulteriormente, ma noi di cosa abbiamo ancora bisogno? Le statine sono farmaci distruttori di salute. Lo studio sottolinea che le statine possono aumentare di 1,6 volte il rischio di tumori della cute non melanomatosi. Gli autori hanno poi dichiarato: “Per ragioni sconosciute, dopo queste pubblicazioni, il carcinoma a cellule squamose è stato escluso in tutti i successivi studi sulle statine”. L’unico modo di interpretare questo fatto è che l’industria delle statine vuole evitare ulteriori conferme che le statine causano il cancro della pelle. O ci sono altre spiegazioni? Gli autori citano anche studi che avevano dichiarato di aver dimostrato i benefici delle statine. Tuttavia, quando sono stati analizzati nuovamente da scienziati indipendenti, cioè scienziati che autenticamente non avevano legami con Big Pharma, si è scoperto che i risultati rivendicati erano falsi. Anche quegli studi dimostravano che le statine effettivamente non inducevano nessun beneficio ma solo una grande quantità di danni. È già abbastanza disdicevole che Big Pharma produca studi, che possono solo definirsi scienza spazzatura, per dare l’impressione che le statine siano efficaci e sicure. È ovviamente una cosa fraudolenta e tutti coloro che hanno volontariamente preso parte a tali studi, finanziandoli oppure eseguendoli, dovrebbero essere perseguiti penalmente. Non vi è alcun modo per aggirare il fatto che, per lo meno, molte di queste persone sono colpevoli di omicidio colposo, avendo fornito prove false sia di efficacia che di sicurezza. Questa è una notizia che potrebbe salvare la vita di milioni di persone, eppure i media non se ne sono interessati. Chiaramente, non sono interessati alle vere notizie, ma ai resoconti finanziari dei loro proprietari. Ogni corporazione dei media negli Stati Uniti è di proprietà di un’altra società che possiede anche almeno una grande società farmaceutica oppure è controllata da una persona che vi è grandemente coinvolta.
Per esempio:
• News Corporation possiede Viacom.
• Rupert Murdoch ha fondato News Corporation.
• Murdoch siede nel direttivo di GlaxoSmithKline (GSK).
Se ciò non bastasse, si consideri anche che l’industria farmaceutica è, di gran lunga, il maggior inserzionista sui media mainstream. Ipotizzare che i mezzi di informazione non siano stati complici è ingenuo oppure volutamente fuorviante. I media hanno stabilito chiaramente che il loro compito istituzionale, fornire le informazioni di cui il pubblico ha bisogno, non è compito loro. Le agenzie che dovrebbero proteggerci dai prodotti nocivi per la salute, come la FDA, il CDC e il NIH, sono state tutte complici nella promozione delle statine. Tuttora, il CDC raccomanda fortemente l’uso di statine. La FDA non fa altro che aggiungere avvisi ai foglietti illustrativi delle statine, uno sforzo del tutto privo di senso e che non ha mai avuto un effetto significativo sulle vendite dei farmaci. Il NIH afferma: “Le statine sono relativamente sicure per la maggior parte delle persone”. E’ ovvio che le nostre agenzie sanitarie agiscono quasi esclusivamente come agenti commerciali di Big Pharma. Infine, ma certamente non meno importanti, ci sono i medici che prescrivono le statine. Essi tendono a sostenere che non è colpa loro, che possono solo adeguarsi agli studi. Ma la realtà è che il loro lavoro è proprio quello di frapporsi tra i loro pazienti e i farmaci pericolosi. Se non sono in grado o non vogliono fare il loro lavoro, ed è chiaramente il caso di qualcuno di loro quando prescrive le statine senza informare i pazienti dei rischi e della quasi totale mancanza di beneficio, allora non sono diversi da quelli che producono pseudoscienza, scienza spazzatura, o addirittura scienza fraudolenta per sostenere questi veleni. Come minimo, sono colpevoli di non aver ottemperato al loro dovere nei confronti dei loro pazienti. Potrebbero anche essere responsabili di omicidio colposo quando qualsiasi paziente muoia a causa della loro mancanza di diligenza.
Le statine sono la più grande frode medica di tutti i tempi. Doveva essere noto fin dall’inizio che con ogni probabilità avrebbero prodotto una grande quantità di danni. Come rimarcano gli autori, le statine interferiscono con la produzione di colesterolo, provocando così un deficit nelle funzioni metaboliche che sono necessarie per la vita. Non vi è, pertanto, nessuna scusa per i ricercatori di non aver saputo. Non ci sono scuse per i mezzi di informazione per non avere fatto la ricerca che avrebbe svelato la frode in atto. Non ci sono scuse per le aziende sanitarie che hanno approvato le statine o quelli che le promuovevano. Non potevano non avere le informazioni pertinenti. E, infine, non ci sono scusanti per i medici, perché avrebbero dovuto sapere. Non avendolo fatto sono stati negligenti nel loro dovere. Tutte le persone coinvolte nello sviluppo, il marketing, l’approvazione, la promozione e la prescrizione delle statine sono colpevoli di aver messo in atto la più grande frode medica di tutti i tempi. Conteggiare il numero esatto delle vittime è probabilmente impossibile, ma non ci sono dubbi che la stima sia di diversi milioni. Si prega di far leggere questo articolo a chiunque conosciate che stia prendendo statine o stia valutando la cosa. C’è il diritto di sapere la verità, e la verità non viene certo detta dal medico che le prescrive!